Al via le riprese di “The Palermo Shooting”: il regista culto Wim Wenders torna al cinema con il film nato dal progetto della Provincia e finanziato con fondi del Por regionale

“Il sogno di vedere raccontati Palermo e il suo territorio da un maestro del cinema diventa realtà”, ha dichiarato il presidente della Provincia, Francesco Musotto, anfritrione, a palazzo Comitini, dell’incontro con il regista Wim Wenders, i produttori e il cast di The Palermo Shooting, il nuovo film dell’autore de “Il cielo sopra Berlino”, già impegnato nelle riprese in città. “E con il sogno – ha proseguito Musotto – prende forma una nuova consapevolezza: quella di vivere in una città generosa, complicata ma bellissima, che ha ispirato un genio delle immagini e della poesia come Wenders. Siamo certi che attraverso i suoi occhi sapremo guardare con rinnovato amore a quella ricchezza infinita e quell’umanità profonda che da sempre segnano la nostra cultura e che non sempre riusciamo a  cogliere in pieno”. Musotto ha inoltre sottolineato il ruolo che la cinematografia di Wenders può avere in chiave ‘europeista’: “All’Unione Europea – ha spiegato il presidente della Provincia – manca forse un senso d’identità condiviso, che vada ben oltre il mercato e la moneta unica. Wenders è in questa direzione un interprete perfetto, che con il suo talento, la sensibilità, l’amore visionario per le città del mondo e per i popoli che le abitano può rappresentare la ‘voce’ dell’Europa”. 
Wenders, accompagnato dai produttori e dai protagonisti del film – l’attore e cantante di Dusseldorf, Campino (Andreas Frege) e l’attrice italiana Giovanna Mezzogiorno – ha raccontato la sua Palermo, scenario e fulcro dell’opera, che verrà realizzata con i fondi del bando lanciato dalla Regione Siciliana nell’ambito della distribuzione dei finanziamenti del Por 2000-2006 (Asse II – Risorse culturali). Il progetto presentato dall’Aapit e dalla Provincia, da un’idea di Giovanni Callea per “Graham & Associati”, è stato selezionato fra centinaia di proposte, giudicato il migliore e approvato con un contributo di 1.107.502 euro, che si sommano ai budget stanziati dai produttori privati e da istituzioni pubbliche tedesche e italiane, per un totale di circa 4milioni di euro.
 “Palermo è una città onesta, complicata, piena di conflitti, che mi piace proprio perché non nasconde le proprie ferite”, ha detto l’autore, segnando il confine con i tanti illustri precedenti cinematografici che hanno avvolto Palermo nelle fosche brume delle storie di mafia: “Il mio film non sarà così – ha aggiunto – Io voglio indagare la città da un altro punto di vista, nel suo rapporto con la morte, che è oscuro, intenso, fortissimo, perchè intenso e fortissimo è il rapporto con la vita”. Al regista la Provincia ha deciso di consegnare una targa d’onore: “Wenders – ha spiegato Musotto – è  a tutti gli effetti un cittadino della provincia per meriti culturali e sociali. Oggi lo ringraziamo per avere creduto in Palermo e nei palermitani e avere messo al servizio della nostra terra il suo ingegno e la sua creatività. La targa che gli assegna la Provincia va al di là della cittadinanza onoraria, perché certifica l’appartenenza e la vicinanza di 82 comuni ad un  intellettuale che, attraverso la sua opera artistica, cerca di rilevare e costruire un’identità europea. Non può che essere la cultura la vera anima dell’Europa perché è l’unico linguaggio capace di rispettare le diversità”.
Il resto è l’ “anamnesi” di un capolavoro annunciato: il regista che vede a Palazzo Abatellis il quadro dell’Annunciazione di Antonello da Messina; gli occhi e il volto che lo incantano e lo mettono sulle tracce di un sottile mistero; la lettera a Giovanna Mezzogiorno – scelta per il ruolo della restauratrice Flavia – che subito gli ha ricordato occhi e anima di quel quadro; il primo provino a Palermo, lei che della città sa poco o nulla ma che adesso ha molta voglia di scoprirla nei panni privilegiati di musa, anche con il rischio di farsi “rubare” la scena. E poi la storia sul taccuino del regista, ultimo appunto scritto all’alba, prima dell’incontro con i giornalisti: Flavia incontra Finn, fotografo di successo, tutto carriera e cinismo, che lascia la Germania e sbarca in Sicilia. E gli cambia la testa e la vita. Complice Palermo, inebriante, appassionata, enigmatica, solenne nella sua storia, nelle memorie mai perdute, negli scorci unici, nei chiaroscuri, disarmante come un colpo al cuore (non a caso ‘shoot’ in inglese vuol dire ‘riprese’, in gergo cinematografico, e, nella forma verbale, ‘colpire’). 

Nel cast autentici mostri sacri del cinema e della musica, come Dennis Hopper, Lou Reed, Patty Smith, che Wenders ha ripreso lo scorso agosto durante l’osannato concerto al Teatro di Verdura di Palermo.

Ci sarà il violoncello di Giovanni Sollima, le canzoni popolari di Rosa Balistreri,  i ruderi del teatro Garibaldi, il cielo terso delle Madonie, i vicoli della Vucciria, i fasti di Villa Igiea. Uscita prevista, tra maggio e settembre 2008. In tutto il mondo. In tempo per partecipare al Festival del cinema di Cannes, in programma nella tarda primavera, o – più probabilmente – alla Mostra del cinema di Venezia, in programma a settembre. Wenders ama il Lido e qui ha portato alcuni dei suoi lavori più belli. Da oggi ama anche Palermo. Di un amore autentico, dolcissimo, travolgente.  
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