AL VIA LE GIORNATE INTERCULTURALI PROMOSSE DALLA PROVINCIA IN DIECI SCUOLE DEL TERRITORIO. FESTA DELL’INTEGRAZIONE TRA I BANCHI

Palermo, 14 novembre 2007 – Una grande festa multietnica, dieci appuntamenti in dieci istituti del territorio per raccontare la globalizzazione che inizia dai banchi di scuola.
E’ arrivato alla fase conclusiva l’iniziativa “Giornate interculturali – Progetti per l’integrazione scolastica”, promossa dalla Provincia Regionale di Palermo e avviata la scorsa primavera in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale e il Centro servizi amministrativi (ex Provveditorato agli studi).
Obiettivo, realizzare un modello concreto di integrazione nel luogo cruciale per la crescita dei giovanissimi, ovvero la scuola. Da una parte, gli studenti stranieri (44 in tutto le nazionalità “rappresentate”, dalla Polonia alle isole di Capo Verde,  dall’Ecuador alla Romania, dal Marocco alla Cina, dal Canada alla Colombia, dal Kirghizistan al Bangladesh, dallo Sri Lanka  alla Giordania) e le loro famiglie, impegnati a raccontare la propria cultura e il proprio paese attraverso l’arte, la cucina, la letteratura, la danza, il folklore, la storia, la musica; dall’altra, gli allievi palermitani, chiamati a confrontarsi con i compagni e a scoprirne il background.
Gli istituti coinvolti, elementari, medie e superiori, sono: l’I.t.c. “Vilfredo Pareto” (Palermo), l’I.t.c. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” (Partinico), l’Istituto tecnico per il turismo “Marco Polo” (Palermo), l’I.t.i. “Vittorio Emanuele III” (Palermo), l’Istituto provinciale di Cultura e lingue “N. Cassarà” (Palermo), gestito direttamente da palazzo Comitini. E ancora, l’Istituto comprensivo statale “Madre Teresa di Calcutta” (Palermo), la scuola media statale “Archimede” (Palermo), la scuola media statale “Federico II” (Palermo), la scuola media statale “D’Acquisto” (Palermo), l’Istituto comprensivo “G.Verga” (Palermo).
In ogni istituto è nato, la scorsa primavera, un laboratorio della multiculturalità: ogni scuola, con i ragazzi guidati dal docente di riferimento, ha ideato e realizzato un progetto dedicato alla scoperta delle culture straniere. I progetti saranno quindi presentati nei dieci appuntamenti in programma tra novembre e dicembre con performance a tema, in una sorta di festival dell’integrazione.  
“Oggi – dice il presidente della Provincia, Francesco Musotto – soprattutto per i più giovani ci sono infinite potenzialità di integrazione, scambio, conoscenza, uniche armi veramente efficaci contro la violenza e l’intolleranza. La Provincia, dunque, prima istituzione in Sicilia ad intervenire con un’iniziativa così organica e articolata, ha voluto coinvolgere gli studenti, interlocutori privilegiati di molte delle nostre attività, in un progetto a medio e lungo termine. Fenomeni come la dispersione scolastica degli alunni figli di immigrati, il disagio e le difficoltà di comunicazione e ambientazione possono essere combattuti e arginati anche valorizzando la ricchezza che nasce dall’incontro di culture diverse, nella cronaca spesso tristemente antagoniste”.
Il progetto è stato coordinato dal Capo di Gabinetto della Provincia, Anna Maria Mirto e da Halima Hadir, consulente dell’Amministrazione di palazzo Comitini per i rapporti con i paesi dell’area mediterranea.
Si inizia il 16 novembre, alle 16, all’Itcg “Carlo Alberto Dalla Chiesa” (via Libertà 64, Partinico), nel segno della musica e della poesia. Si alterneranno esibizioni di studenti marocchini, siriani, indiani, tunisini. Gli alunni italiani eseguiranno una coreografia con i compagni di scuola rumeni. Verranno proiettati video dedicati alle culture straniere e i ragazzi offriranno un buffet a base di piatti tipici della loro cucina, dalla tajine marocchina al ciorbă e al gustări rumeni, passando per il pollo tandoori, il biryani e la cassata siciliana.
Il 17 novembre tocca all’Istituto comprensivo “Madre Teresa di Calcutta” (via Fiume 14, Palermo), dove – a partire dalle 10.30 – saranno protagonisti le danze e le favole tamil, con una singolare rappresentazione teatrale del mito di Giuha, alter ego arabo del nostro Giufà. Qui la comunità scolastica presenterà anche i risultati del progetto dedicato al recupero della memoria storia, che ha visto genitori e fratelli maggiori immigrati protagonisti di racconti e testimonianze dirette. La scuola sta lavorando inoltre all’istituzione di uno sportello di assistenza e consulenza per gli alunni e le famiglie straniere.
Terzo appuntamento il 27 novembre, a partire dalle 10, all’Istituto di Cultura e Lingue “Ninni Casarà” (via don Orione 44, Palermo): 30 studenti, in rappresentanza di Albania, Bangladesh, Ecuador, Etiopia, Filippine, Germania, Ghana, Iran, Italia, Mauricius, Spagna, Tunisia. Canzoni, nenie, sciolingua, verranno riproposte in lingua originale, per sottolineare la vocazione internazionale dell’indirizzo di studio.