AGGIUDICATI I LAVORI PER IL RESTAURO DELLA FONTANA SETTECENTESCA DI PARTINICO: IL CANTIERE RESTERA’ APERTO QUATTRO MESI

Palermo, 11 ottobre 2008 – Sono stati aggiudicati i lavori per i restauri della fontana settecentesca di Partinico, detta degli Ottu cannola. Gli interventi sono promossi dalla Provincia, che li finanzierà interamente con un budget di 43.774 euro. La ditta vincitrice dell’appalto è l’impresa ennese di Gaetano Debole.
“Un nuovo impegno della Provincia per recuperare il patrimonio monumentale del territorio”, commenta il capo dell’Amministrazione, Giovanni Avanti. “Come già avvenuto in altri comuni, come Gangi, Bagheria, Marineo, Termini Imerese, Palazzo Adriano – aggiune il presidente – luoghi simbolo della storia e dell’arte ritrovano il loro splendore e tornano alla cittadinanza. E’ il segno che la Provincia assolve concretamente ad un ruolo di sostegno alle comunità locali, superando i limiti dell’attività ordinaria e promuovendo una politica culturale di ampio respiro”.
La fontana, di pianta rettangolare, completata nel 1716, è realizzata in marmo di Billiemi e decorata con lapidi in marmo bianco di Carrara e stemmi – due leoni, due listoni e una stella inserita in un piccolo scudo – che riproducono l’effige araldica della famiglia del cardinale Francesco Maria De Acquaviva, abate di Santa Maria d’Altonfonte e committente dell’opera.
Nel 1824 la sede della fontana – lo spazio compreso fra le odierne via Magistrato Giannola e via Vittorio Emanuele Orlando – fu sottoposta a lavori di riordino urbanistico e il monumento fu spostato nella centrale piazza Duomo, dove si trova attualmente. Con la nuova sistemazione l’opera è al centro di una vasca rettangolare ribassata rispetto al livello della piazza. Il limite dell’area, inoltre, è marcato da transenne in ghisa che consentono l’accesso ai soli pedoni. Ai quattro vertici del rettangolo sono sistemati altrettanti candelabri, sempre in ghisa, di gusto liberty. 
Il cantiere di restauro resterà aperto 4 mesi. Diversi i fronti di intervento: verranno rimossi i depositi superficiali e le incrostazioni accumulate nel corso degli anni; sulle superfici di pietra e marmo verranno integrate le parti mancanti e applicato lo stucco nelle fessure; verranno rimosse e assorbite le sostanze estranee di origine metallica; si provvederà, là dove necessario, a smontare, ripulire e ricollocare le lastre in marmo di Billiemi. Si interverrà, infine, anche sui lampioni e le ringhiere in ghisa.