A Palermo il primo ‘queer’ festival, dedicato ai temi dell’identita’ di genere, dell’omosessualita’ e contro le discriminazioni. In programma dal 16 al 18 maggio. C’è anche un concorso internazionale per racconti, cortometraggi e fotografia.

Palermo, 13 maggio 2010 – Film, documentari, cortometraggi, letteratura. Tre giorni di incontri per discutere da prospettive diverse e con diversi linguaggi espressivi il tema complesso e affascinante dell’identità di genere e degli orientamenti sessuali. E’ il primo ”Palermo International Queer Festival”, organizzato dall’associazione culturale Kleis e dalla società Metropolitan Enterteinment, con la direzione artistica di Silvia Antosa, e promossa con il sostegno della Provincia Regionale di Palermo.
Per la prima volta in citta’ si affrontano in un programma articolato di eventi le questioni dell’identità sessuale, della percezione del corpo, della liberta’ sessuale, dell’omofobia. La rassegna, in programma a Palermo dal 16 al 18 maggio (in concomitanza con la VI Giornata mondiale contro l’omofobia del 17 maggio e a poche settimane dal ”Gay Pride” di Palermo del 19 giugno) e’ stata presentata in conferenza stampa dal Presidente della Provincia, Giovanni Avanti, dal direttore artistico del festival, Silvia Antosa e dagli organizzatori.
”Palermo – commenta il Presidente della Provincia, Giovanni Avanti – ospita una nuova manifestazione, che, per contenuti e contributi, introduce di diritto la nostra città in un circuito culturale di primo piano, italiano e europeo. Siamo sicuri che un confronto libero e aperto sui temi dell’identità di genere non sia più procrastinabile e che la nostra comunità sia matura per affrontare questioni certamente cruciali del nostro tempo. E un approccio culturale è, in questa direzione, lo strumento più utile per fugare pregiudizi e approssimazioni, per porre l’attenzione sugli aspetti realmente importanti senza perdersi in sterili strumentalizzazioni, per guardare con intelligenza alla nostra realtà, che è per definizione complessa, sfaccettata, immersa nelle contraddizioni e nei chiaroscuri”.
“Il Festival – spiega Silvia Antosa – propone forme, modelli e rappresentazioni che indicano la possibilità di andare in maniera creativa oltre le norme e gli stereotipi del maschile e del femminile, dell’eterosessualità e dell’omosessualità. Un festival queer appunto, ovvero ‘obliquo’ e ‘trasversale’ alle categorie di genere esistenti, un evento che porta a ribaltamenti e sradicamenti attraverso una valorizzazione plurale delle differenze identitarie e sessuali, inclusa l’eterosessualità”. 
L’edizione di quest’anno è una sorta di ‘anticipo’ sulla manifestazione già programmata il prossimo anno, sempre nel mese di maggio, con la partecipazione di artisti provenienti da tutta Europa e in particolare dal bacino euro-mediterraneo. Ma è anche l’occasione per lanciare i tre bandi di concorso internazionale legati al Festival: il bando per la sezione narrativa, quello per i video e quello per la fotografia.

nella foto: da sinistra, Frine Marchese, organizzatrice della rassegna; il presidente della Provincia, Giovanni Avanti; la direttrice artistica Silvia Antosa