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Palermo 7 novembre 2008 – Depotenziare laeroporto di Palermo significherebbe penalizzare in termini di sviluppo economico non solo Palermo come capoluogo di Regione, ma tutto il territorio provinciale e lintera Sicilia occidentale. Così il Presidente della Provincia, Giovanni Avanti ha aperto a palazzo Comitini lincontro con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori Alitalia, per affrontare la questione delle prospettive dello scalo palermitano alla luce dei nuovi programmi proposti dalla Cai. Allincontro, al quale ha partecipato lassessore provinciale ai trasporti Gigi Tomasino, erano presenti le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, con i rispettivi segretari provinciali Mimmo Milazzo (Cisl), Maurizio Calà (Cgil), Antonio Ferro (Uil), Domenico De Cosimo (Ugl), e con i rappresentanti del comparto trasporti.
Il Presidente Avanti ha sostenuto la necessità che la questione dellaeroporto Falcone Borsellino vada affrontata dal punto di vista di uno sviluppo complessivo del territorio provinciale e di un potenziamento delle infrastrutture. Palermo e Catania ha sottolineato Avanti sono entrambe strategiche per lo sviluppo della Regione, e non sono certo alternative luna allaltra. Il Falcone-Borsellino non deve essere declassato, ma anzi bisogna puntare ad un rilancio, e lavorare per migliorare quelle infrastrutture che possano andare al servizio dellaeroporto. Il problema occupazionale è una conseguenza di questo ragionamento e non il contrario. La Provincia è disposta a combattere questa battaglia e anzi nei prossimi giorni presenteremo il piano provinciale della mobilità che prevede un potenziamento del sistema viario a servizio dellaeroporto.
I rappresentanti sindacali, nel condividere limpostazione di metodo di Avanti, hanno ribadito i gravi rischi che, in una fase già di crisi economica, correrebbe lintero territorio da un ridimensionamento dellaeroporto palermitano, aprendo un problema che va anche al di là di quello dei singoli lavoratori. Il fronte occupazionale rimane comunque questione prioritaria per quel che riguarda i 240 lavoratori Alitalia, più i dipendenti Meridiana e i 1600 dipendenti del call center Alycos. Non si può potenziare Venezia e Torino ha aggiunto Avanti e abbandonare Palermo, considerato che il recupero di Alitalia si sta anche facendo con i soldi dello Stato. La prossima settimana convocherò in aeroporto una seduta della Conferenza dei sindaci, con la partecipazione dei deputati nazionali della Sicilia occidentale, per un pronunciamento del territorio su una questione che non deve passare in secondo piano.
nella foto, il presidente Giovanni Avanti e (alla sua destra) l’assessore Gigi Tomasino, al tavolo con i rappresentanti sindacali di Alitalia