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Ventimiglia di Sicilia raccolse l’eredità di Calamigna grazie a donna Beatrice

Fu il feudo di Calamigna quello prescelto dal casato Ventimiglia per onorare  Beatrice, figlia del nobile Giovanni. Quest’ultimo, infatti, era già principe di Castelbuono, marchese di Geraci e anche signore di Tusa, Gangi, San Mauro, Pollina, Ciminna e Castelluzzo, tutti luoghi che mantennero il nome originale.

La storia ci racconta che fu la stessa Beatrice, nel 1625, a cambiare proprio in Ventimiglia il nome all’antico feudo di Calamigna. Tuttavia, la vecchia denominazione, in realtà, è scomparsa solo da carte geografiche e atti ufficiali, perché il termine Calamigna è utilizzato ancora oggi da molti residenti e da abitanti dei Comuni circostanti.

Secondo fonti prevalenti, il feudo si chiamava così per una miscela linguistica araba-latina in cui la parola Qal’ah (traduzione: rocca) si aggiunse al già esistente moenia (mura) dando vita al significato esteso di mura fortificate.

Nel 1863, quasi due secoli dopo il cambio di denominazione, a Ventimiglia fu aggiunto il di Sicilia, con l’intento di distinguerla dall’omonimo Comune ligure.