Dal 28 gennaio al loggiato San Bartolomeo, la mostra ”Questo bellissimo mondo”, del maestro russo Zurab Tsereteli

Palermo – Un ambasciatore della cultura russa nel mondo. Zurab Tsereteli, presidente dell’Accademia di Belle arti di Russia, georgiano di nascita, artista dai mille volti, sbarca a Palermo per una personale che rientra fra le iniziative culturali designate nell’Anno della Lingua e della Cultura russa in Italia, che ricade nel 2011. La mostra ”Questo bellissimo mondo”, promossa dalla  Provincia Regionale di Palermo in collaborazione con il Ministero della Cultura della Federazione Russa, il Consolato generale della Federazione Russa a Palermo, l’Accademia di Belle arti di Russia e  l’Associazione culturale “Itinerarium Art”, che cura l’allestimento, sarà inaugurata  il 28 gennaio, alle 18:30, al loggiato San Bartolomeo (corso Vittorio Emanuele 25, Palermo) dal presidente della Provincia Giovanni Avanti, dall’assessore alla cultura Eusebio Dalì e da Mikhail Kolombet, Console generale della Federazione russa a Palermo alla presenza dell’artista e di Andrej Zolotov, accademico e critico d’arte russo. In esposizione fino al 20 febbraio, secondo il progetto artistico di Yulia Maniscalco, circa 100 opere di pittura (oli su tela) e grafica, realizzate fra il 2009 e il 2010.  “Una mostra – afferma il presidente Avanti – che offre grandi spunti di interesse sia per la personalità dell’artista, figura di primo piano della vita socio-culturale russa, sia per il livello delle opere. Non poteva dunque esserci evento migliore per celebrare anche a Palermo l’Anno della Cultura russa in Italia e proporre al pubblico palermitano un evento che porta con sé un bagaglio di storie ed emozioni”.

Tsereteli artista universale
Pittore, architetto e scultore monumentalista con studi a Mosca, New York e Parigi, Tsereteli, classe 1934, è stato in diversi tempi a capo dei più importanti progetti artistici dell’ex Urss e dell’attuale Russia. A metà degli anni ’90 è stato il coordinatore artistico della ricostruzione della Cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca, diventata simbolo della rinascita e della spiritualità ortodossa nella Russia contemporanea. Artista  generale del Ministero degli esteri dell’Unione Sovietica dal 1970 al 1980, responsabile delle decorazioni delle sedi delle ambasciate sovietiche all’estero, nel 1980 è stato nominato a capo del Consiglio artistico dell’Olimpiade di Mosca.  Suoi monumenti sono presenti in diverse città del mondo, da Mosca con il monumento a Pietro il Grande (94 metri, l’ottava statua più alta del mondo) e il gruppo scultoreo “Tragedia dei popoli” sul colle Poklonnaja, a New York con “Il Bene e il Male” davanti al palazzo dell’Onu, a Siviglia con “La nascita del Nuovo Uomo” dedicato alla scoperta dell’America, al New Jersey negli Stati Uniti con «Lacrima di dolore», dedicato alla lotta contro il terrorismo internazionale, al monumento a Giovanni Paolo П a Pleurmelle in Francia,  a San Nicola Taumaturgo a Bari, al monumento al grande scrittore russo Nikolay Gogol a villa Borghese a Roma. Altri suoi lavori si possono incontrare in Giappone, Inghilterra, Siria, Brasile. Ha lavorato insieme a David Alfaro Siqueiros e ha conosciuto Pablo Picasso, Marc Chagall, Salvador Dali. E’ stato fondatore del primo museo dell’arte contemporanea in Russia e del complesso espositivo dell’Accademia di Belle arti a Mosca. Dal 1996 è Ambasciatore di Buona volontà dell’Unesco che lo ha premiato nel 2007 con la medaglia d’oro Pablo Picasso. Come Presidente dell’Accademia di Belle arti di Russia si dedica allo sviluppo dell’arte contemporanea russa e alla sua promozione nel mondo.

Tsereteli e la pittura
Ad un’intensa attività sociale e culturale e all’arte monumentale, Tsereteli affianca la passione per la sua prima vocazione, la pittura.  La sua tavolozza rispecchia il suo carattere vulcanico. I colori vivi e gioiosi della pittura di Tsereteli sono aderenti allo spirito carnevalesco della sua arte, in cui sono presenti l’abbondanza della potenza vitale, ritmi e suoni della positività, il distacco dei sogni, ma anche un elemento lirico e un forte sentimento di solitudine. Peculiarità della sua arte è l’accento sulla figura dell’uomo, la sua natura e la sua componente materiale e spirituale. I suoi personaggi sono persone reali, e allo stesso tempo i volti sembrano visti ogni giorno in strade, piazze e mercati. Le opere di Tsereteli sono basate su limiti estetici, grazie ai quali si unisce il concreto e il universale, il figurativo e l’espressivo. Tutte le immagini o azioni sono percepite non come un’accozzaglia di casualità, ma come l’immagine soggettiva del mondo oggettivo, come un essere “parlante”. L’artista preferisce nei suoi quadri una linea di orizzonte alta, che impartisce alle sue opere un effetto spaziale speciale. In questo modo nei paesaggi la punta della vista non coincide con nessun piano presente nel dipinto. Nasce uno sguardo particolare diretto dallo spazio astratto, dal paesaggio al piano del quadro. Nell’arte di Tsereteli si manifesta fortemente il tema della cultura popolare, e non per caso l’artista proviene dalla Georgia dove il legame con la tradizione  è stato sempre profondamente presente. Ma lo sguardo di Tsereteli passa non solo tra il prisma dell’arte popolare. Qui presenta una tendenza nascosta.: il tentativo di reinterpretare il mito, il passato. Il desiderio di attualizzare la “metafora culturale”. Nei quadri di Tsereteli assumono nuova forma quegli avvenimenti arcaici, semplici eppure universali che nella storia si ripresentano continuamente, in forme sempre diverse. L’artista adotta tutte le tradizioni artistiche dalla cultura mondiale, tutto ciò che è proprio al suo temperamento, alla sua scuola, ai suoi gusti e alle sue idee.

La mostra resterà aperta fino 20 febbraio, da martedì a sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; domenica dalle 10 alle 13; chiusura il lunedì e i fgiorni estivi. Ingresso libero