Palermo 17 maggio 2010 – ”Incontriamoci all’Inferno” (edizioni Pendragon) il libro della scrittrice, saggista e poetessa, Cinzia Demi, una parodia di fatti e personaggi della Divina Commedia di Dante Alighieri, sara’ presentato a Palermo il 20 maggio alle ore 17 nella sala ”Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Palazzo Jung (in via Lincoln, 71). L’iniziativa e’ promossa dalla Presidenza del Consiglio provinciale e dal Gruppo Misto, in collaborazione con la Fondazione ”Thule Cultura”.
Il volume della poliedrica autrice, nata a Piombino ma da anni residente a Bologna, dove vive e lavora, vuole essere una scanzonata rilettura del poema di Dante in chiave ironica e giocosa. Una pubblicazione che nasce con la finalita’ di avvicinare le giovani generazioni al capolavoro massimo della letteratura italiana, grazie anche allutilizzo di un linguaggio fresco, vivace e variopinto : il vernacolo toscano. Nel libro, le illustrazioni di Maurizio Caruso.
Dopo il saluto del Presidente del Consiglio provinciale Marcello Tricoli e dellassessore alla Cultura, Eusebio Dalì, il barbiere-scrittore Franco Alfonso racconterà al pubblico la sua testimonianza. Interveranno i professori Tommaso Romano, Salvatore Di Marco e Ciro Spataro. Sarà presente lautrice.
Il volume della poliedrica autrice, nata a Piombino ma da anni residente a Bologna, dove vive e lavora, vuole essere una scanzonata rilettura del poema di Dante in chiave ironica e giocosa. Una pubblicazione che nasce con la finalita’ di avvicinare le giovani generazioni al capolavoro massimo della letteratura italiana, grazie anche allutilizzo di un linguaggio fresco, vivace e variopinto : il vernacolo toscano. Nel libro, le illustrazioni di Maurizio Caruso.
Dopo il saluto del Presidente del Consiglio provinciale Marcello Tricoli e dellassessore alla Cultura, Eusebio Dalì, il barbiere-scrittore Franco Alfonso racconterà al pubblico la sua testimonianza. Interveranno i professori Tommaso Romano, Salvatore Di Marco e Ciro Spataro. Sarà presente lautrice.
nella foto: la copertina del libro edito da ”Pendragon”