![](https://cittametropolitana.pa.it/wp-content/uploads/sites/2/2022/05/muliello.jpg)
Palermo, 14 maggio 2010 – Un collettivo di 53 artisti per oltre 60 opere, un autentico ‘pantheon’ di autori, tra romanzieri, poeti, saggisti, rievocati e reinterpretati con i mezzi espressivi della pittura, della scultura, della fotografia e delle installazioni.
Si articola in due percorsi – arte e letteratura, immagine e racconto – l’esposizione ”Imaginarie – Letture visuali”, promossa dalla Provincia Regionale di Palermo, curata da Salvo Ferlito e e organizzata dallassociazione Pittorica nel decennale della nascita.
La mostra, in allestimento dal 14 maggio al Loggiato S.Bartolomeo (corso Vittorio Emanuele 25, Palermo), propone un originale accostamento tra arti visive e scrittura: agli artisti – tutti selezionati tra i 140 che nel corso di questi 10 anni hanno aderito al progetto di Pittorica è stato chiesto di scegliere unopera letteraria, versi, pagine di narrativa o anche solo un aforisma, e interpretarla seguendo lispirazione, nella maggior parte dei casi realizzando nuove opere, negli altri scegliendone una dalla propria produzione.
Questa mostra – sottolinea il Presidente Avanti è un tributo alla straordinaria vitalità dei nostri artisti e alla dirompente carica comunicativa che il binomio arte-letteratura ha sempre esercitato. In dieci anni di attività Pittorica ha saputo creare un vero e proprio cenacolo di autori, dove le arti visive sono state materia prima di dialogo e di confronto ma in un contesto culturale più ampio, che ha abbracciato la letteratura, la storia, la filosofia, per guardare con lucidità e disincanto al nostro tempo.
La Provincia commenta lassessore Dalì presenta uniniziativa di ampio respiro culturale, che unisce autori di estrazione anagrafica ed esperienze stilistiche diverse in un grande affresco sul valore senza tempo dellarte e della letteratura, che continua ad affascinare e a illuminare le grandi questioni della modernità.
Così solo per citare alcuni degli accostamenti proposti dalla mostra Antonella Affronti interpreta La pietà di Giuseppe Ungaretti nellacrilico su tela dal titolo La roccia svela e rivela, Alberto Amodeo il Cervantes di Elegia per Dulcinea, Marisa Battaglia dipinge con i toni caldi di una Sicilia reale e al tempo stesso metafisica i paesaggi di Guardie e ladri di Andrea Camilleri, Francesca Cannatella firma un dittico in acrilico su tela dai toni cupi del grigio e del nero per rappresentare la tragedia dellOlocausto secondo Primo Levi. E ancora, Gaetano Costa cita Karl Kraus, Leonardo Cumbo è lautore di una scultura in bronzo e legno ispirata agli scritti di Galilei, Angelo Denaro dipinge lInfinito di Leopardi, Pietro Emanuele assembla rame, chiodi, carta adesiva, ottone e acrilici per dare forma alle profondità insondabili del Paradiso di Dante, canto XXIII. In allestimento, ancora, opere di Giuseppe Fell, Sergio Figuccia, Anna Kennel, Chiara Leto, Maurizio Priolo, Salvatore Provino, Tino Signorini, che traccia con il prediletto e irrinunciabile contè i contorni lunari della Notte cittadina del poeta, scrittore, drammaturgo e epigrammista Giovanni Arpino. Figurano così nelle citazioni Prevert e Baudelaire, Pirandello e Milan Kundera, Victor Hugo e Eugenio Montale, Checov e Schnitzler, Chack Barris e Antonio Borgese. Lallestimento si articola in tre sezioni: le opere astratte e di grafica al primo piano, larte figurativa al secondo, i paesaggi al terzo.
Immagine e racconto scrive Ferlito nel testo critico in catalogo – nascono quindi, inevitabilmente, come un tuttuno, facendo dei codici visivi ancestrali una forma di scrittura ante-litteras, capace di parlare e fabulare ad ogni osservatore-ascoltatore senza quelle discriminanti alfabetiche che, col profilarsi delle scritture storiche, avrebbero ben presto contribuito a porre in essere differenti modelli di comunicazione (e correlata comprensione) tipici delle società stratificate e più modernamente organizzate in classi sociali. Il curatore sottolinea come le opere in allestimento non siano semplici illustrazioni, ma pittusto delle cogitate elaborazioni, [ ] più pausate e meditate decantazioni, sì da garantire esiti quanto più simpatetici e armoniosi fra stimolo e risposta. Le molteplici soluzioni che ne sono derivate, ad onta del loro babelico e centrifugo sembiante (per altro in linea con le corrispettive scelte letterarie, che non a caso vanno dai classici più celebrati e consacrati ad inediti assoluti), si confermano però del tutto compatibili con gli orientamenti dellarte contemporanea, indicando una libertà espressiva e una possibilità di confronto dialettico coi moduli dellattualità e del passato prossimo e remoto, dagli effetti altamente maieutici e soprattutto marcatamente contaminatori.
Si articola in due percorsi – arte e letteratura, immagine e racconto – l’esposizione ”Imaginarie – Letture visuali”, promossa dalla Provincia Regionale di Palermo, curata da Salvo Ferlito e e organizzata dallassociazione Pittorica nel decennale della nascita.
La mostra, in allestimento dal 14 maggio al Loggiato S.Bartolomeo (corso Vittorio Emanuele 25, Palermo), propone un originale accostamento tra arti visive e scrittura: agli artisti – tutti selezionati tra i 140 che nel corso di questi 10 anni hanno aderito al progetto di Pittorica è stato chiesto di scegliere unopera letteraria, versi, pagine di narrativa o anche solo un aforisma, e interpretarla seguendo lispirazione, nella maggior parte dei casi realizzando nuove opere, negli altri scegliendone una dalla propria produzione.
Questa mostra – sottolinea il Presidente Avanti è un tributo alla straordinaria vitalità dei nostri artisti e alla dirompente carica comunicativa che il binomio arte-letteratura ha sempre esercitato. In dieci anni di attività Pittorica ha saputo creare un vero e proprio cenacolo di autori, dove le arti visive sono state materia prima di dialogo e di confronto ma in un contesto culturale più ampio, che ha abbracciato la letteratura, la storia, la filosofia, per guardare con lucidità e disincanto al nostro tempo.
La Provincia commenta lassessore Dalì presenta uniniziativa di ampio respiro culturale, che unisce autori di estrazione anagrafica ed esperienze stilistiche diverse in un grande affresco sul valore senza tempo dellarte e della letteratura, che continua ad affascinare e a illuminare le grandi questioni della modernità.
Così solo per citare alcuni degli accostamenti proposti dalla mostra Antonella Affronti interpreta La pietà di Giuseppe Ungaretti nellacrilico su tela dal titolo La roccia svela e rivela, Alberto Amodeo il Cervantes di Elegia per Dulcinea, Marisa Battaglia dipinge con i toni caldi di una Sicilia reale e al tempo stesso metafisica i paesaggi di Guardie e ladri di Andrea Camilleri, Francesca Cannatella firma un dittico in acrilico su tela dai toni cupi del grigio e del nero per rappresentare la tragedia dellOlocausto secondo Primo Levi. E ancora, Gaetano Costa cita Karl Kraus, Leonardo Cumbo è lautore di una scultura in bronzo e legno ispirata agli scritti di Galilei, Angelo Denaro dipinge lInfinito di Leopardi, Pietro Emanuele assembla rame, chiodi, carta adesiva, ottone e acrilici per dare forma alle profondità insondabili del Paradiso di Dante, canto XXIII. In allestimento, ancora, opere di Giuseppe Fell, Sergio Figuccia, Anna Kennel, Chiara Leto, Maurizio Priolo, Salvatore Provino, Tino Signorini, che traccia con il prediletto e irrinunciabile contè i contorni lunari della Notte cittadina del poeta, scrittore, drammaturgo e epigrammista Giovanni Arpino. Figurano così nelle citazioni Prevert e Baudelaire, Pirandello e Milan Kundera, Victor Hugo e Eugenio Montale, Checov e Schnitzler, Chack Barris e Antonio Borgese. Lallestimento si articola in tre sezioni: le opere astratte e di grafica al primo piano, larte figurativa al secondo, i paesaggi al terzo.
Immagine e racconto scrive Ferlito nel testo critico in catalogo – nascono quindi, inevitabilmente, come un tuttuno, facendo dei codici visivi ancestrali una forma di scrittura ante-litteras, capace di parlare e fabulare ad ogni osservatore-ascoltatore senza quelle discriminanti alfabetiche che, col profilarsi delle scritture storiche, avrebbero ben presto contribuito a porre in essere differenti modelli di comunicazione (e correlata comprensione) tipici delle società stratificate e più modernamente organizzate in classi sociali. Il curatore sottolinea come le opere in allestimento non siano semplici illustrazioni, ma pittusto delle cogitate elaborazioni, [ ] più pausate e meditate decantazioni, sì da garantire esiti quanto più simpatetici e armoniosi fra stimolo e risposta. Le molteplici soluzioni che ne sono derivate, ad onta del loro babelico e centrifugo sembiante (per altro in linea con le corrispettive scelte letterarie, che non a caso vanno dai classici più celebrati e consacrati ad inediti assoluti), si confermano però del tutto compatibili con gli orientamenti dellarte contemporanea, indicando una libertà espressiva e una possibilità di confronto dialettico coi moduli dellattualità e del passato prossimo e remoto, dagli effetti altamente maieutici e soprattutto marcatamente contaminatori.
La mostra resterà aperta fino al 13 giugno e potrà essere visitata gratuitamente dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16:30 alle 19:30; la domenica, solo dalle 10 alle 13. Chiusura il lunedì. Lingresso è gratuito. Per informazioni, 091-6123832; 091-6628923/8450/8290; www.provincia.palermo.it nella foto: ”La giara”, di Giuseppe Muliello, liberamente ispirata all’omonima novella di Luigi Pirandello