”Provincia in festa 2011” – Gli appuntamenti del 19 agosto. A Palazzo Jung due documentari sull’universo femminile, tra sante e artiste, con ”La voce di Rosa” e ”La vergine di Palermo”

Palermo – Seconda serata di proiezioni, il 19 agosto, nel giardino di Palazzo Jung (via Lincoln 71, Palermo), con la rassegna ”L’arte di sognare”, dedicata ai documentari d’autore e curata da Mario Bellone per il cartellone di ”Suoni e visioni festival”, kermesse di musica e cinema inserita in ”Provincia in festa 2011”.
Serata tutta declinata al femminile, con due documentari che – da prospettive e con temi diversi – raccontano di donne, artiste e sante. Si inizia alle 21 con ”La voce di Rosa – Rosa Balistreri, la cantatrice di lirica”, regia e sceneggiatura di Nello Corrale, con Donatella Finocchiaro, Faisal Taher, Carmen Consoli, Alfio Antico, Dario Fo, Giorgia, Ornella Vanoni, Rita Botto, Lucilla Galeazzi, Giovanna Marini, Fausta Vetere, Cecilia Pitino, Laura Campisi, Giuseppe Cantavenere, Luca Torregrossa, Francesca Campisi, Orazio e Nina Barrese, Francesco Giunta e Cesare Milaneschi. Ospite della serata, il musicista Francesco Giunta, amico di Rosa Balistreri, della quale ha inciso molti dischi.
Il racconto si articola attraverso vari momenti: le testimonianze di chi ha conosciuto l’artista, i documenti, le foto, le interviste alla stessa Rosa Balistreri, i concerti, le canzoni, le apparizioni televisive, per tessere la trama avvincente di una vita difficile: la fame e la miseria dell’infanzia, il matrimonio imposto, le violenze, i soprusi, e –  come imperioso controcanto – il talento e la forza intensa della sua voce, che le permetteranno di diventare per tutti la cantatrice della terra di Sicilia, amica di artisti e intellettuali come Renato Guttuso, Leonardo Sciascia, Pasolini, Dario Fo e Ignazio Buttitta, che per lei ha scritto alcune tra le sue liriche più belle. Agli interventi musicali della stessa Donatella Finocchiaro, si alternano le interviste a Dario Fo, Giovanna Marini, Lucilla Galeazzi, Alfio Antico. L’opera di Corrale è un vero e proprio ritratto filmato, a più voci, che raccoglie la biografia di Rosa Balistreri, la sua musica, la storia dei suoi amici più cari e della Sicilia del suo tempo.
Fotografia di Giulio Pietromarchi e Angelo Marotta; montaggio di Paola Traverso; fonico Carlo Natoli. “La voce di Rosa” è prodotto da Tipota Movie Company.
 
A seguire è in programma il documentario “La vergine di Palermo – Die Jungfrau von Palermo”, regia e sceneggiatura di Antonio Guidi, per una co-produzione italo-tedesca.
L’opera, della durata di circa 80 minuti, è viaggio in bianco e nero tra devozione e superstizione, sacro e profano, alla ricerca dell’anima più autentica della Palermo che celebra la santa patrona che la salvò dalla peste del ‘600, sullo sfondo di un pesaggio urbano che è anche geografia emotiva, facce allegre di mistici-popolani, musica e contaminazioni che rievocano la Palermo delle mille culture e religioni. 
Fotografia di Palsane Sudheer; montaggio di Ulriche Tortora; duono di Ha Swinkels e Meusinger Marc; musiche originali della Compagnia Ditirammu. “La vergine di Palermo” è prodotta da Antonio Guidi e University of Television and Film di Monaco.
L’ingresso è gratuito, a inviti. Gli inviti vanno ritirati all’entrata di Palazzo Jung, poco prima dell’inizio delle proiezioni.
 
Fuori città proseguono sempre il 19 agosto, gli appuntamenti con il cabaret. Alle 21.30, in piazza a Casteldaccia, torna la comicità tenera e strampalata di Ivan Fiore, in “Siculo”, racconto sulla Sicilia e la sicilianità, mix di testi vecchi e nuovi, con un gioco che Fiore lancia al pubblico: trovare per ogni lettera che compone la parola ‘Sicilia’ uno spunto, un aggettivo, una suggestione, in una sorta di acrostico delle emozioni. Ad introdurre lo spettacolo sarà il compagno di scena Stefano Piazza, che farà da ‘apripista’. Sempre alle 21.30, nella piazza di Palazzo Adriano, arriva il ‘professore’ Gianni Nanfa, con una carrellata semiseria di vizi e vezzi del siciliano/palermitano medio e il sottofondo costante dell’immacabile, spesso implacabile, confronto con gli italiani del ‘continente’ e con i cittadini dell’universo mondo. Dalla ‘cattedra” alla scena, Nanfa appunta manie e difetti congeniti del popolo di Trinacria, diffidente, sospettoso, votato alla teatralità come alibi per avere sempre una via d’uscita, e traccia curiose associazioni spazio-temporali tra presente e passato dell’isola e della sua gente. In scena anche Massimo Melodia, che proporrà un medley delle sue canzoni. Risate di coppia, a Roccamena, sempre a partire dalle 21.30, con Zappalà & Perricone, tandem collaudato di “Cabarettando”. I due comici palermitani propongono un repertorio di classici dell’avanspettacolo, intervallato dai brani della tradizioni melodica italiana e partenopea – da “Nel blu dipinto di blu” a “O sole mio” e “Città di pulliciniella” – interpretati da Ornella Brancatello, Giuseppe Gallo, Fabrizio Bondì, Linda Sanfilippo. Due ore di risate e canzoni, con incursioni nel dialetto e una generosa dose di ironia popolare che pesca nel quotidiano, dalla fila alle poste ai crucci della crisi. In piazza a Petralia Soprana, sempre alle 21.30, è di scena il cabaret “delirante”, stravagante, sopra le righe del comico palermitano Giovanni Cangialosi, protagonista di “In carne e ossa”. In 80 minuti di monologhi, interpretazioni con il corpo e con la voce, racconti surreali, autoironia a fiumi, Cangialosi si prende gioco del suo fisico tutto spigoli, dei palermitani alle prese con l’impresa quotidiana del parcheggio, con le commesse compiacenti per dovere. Sfotte i forzati delle vacanze, tra crociere e camping d’agosto, si traveste con i panni sgargianti dell’italoamericano Elvistony o con quelli della nonnina ‘discotecara’ Rosetta, catapultata nel 2015, illustra con dovizia di particolari le significativi differenze fra i cani di viale Strasburgo, piccoli, eleganti e dai nomi delicati, e i cani di Bonagia, grossi, rudi e dai nomi improbabili. In scena con Cangialosi, la cantante Enza Greco.
Si volta pagina, infine, a Lercara Friddi, dov’è di scena la band dei “Vadya”, al secolo Marzia Gulì (voce solista), Emanuele Segreto (chitarra ritmica), Luca Macaluso (basso), Giovanni Mammina (tastiere). La band di ragazzi monrealesi, nata nel 2003, proporrà il loro repertorio di pezzi originali e brani cult del rock e del pop, da Caterina Caselli a Negramaro, da Giorgia e Irene Grandi a Loredana Bertè, Lucio Dalla, Donna Summer, passando per Skunk Anansie, Guano Apes, Queen, Aretha Franklin. Un mix di audacia interpretativa ed energia, illuminato dal timbro caldo e sensuale della vocalist e sostenuto da un’autentica vocazione per le contaminazioni sonore. Appuntamento in piazza Duomo, alle 21.30. 
 
Tutti gli appuntamenti di “Provincia in festa” sono gratuiti. Per informazioni: www.provincia.palermo.it; www.provinciainfesta.it
nella foto: l’attrice Donatella Finocchiaro, che interpreta alcuni brani di Rosa Balistreri nel documentario dedicato alla cantatrice siciliana