Arriva in Consiglio provinciale il rendiconto finanziario 2010. La Provincia rispetta il patto di stabilita’

Palermo – Arriva all’esame del Consiglio provinciale il rendiconto dell’esercizio finanziario 2010. L’assemblea di palazzo Comitini ha avviato la discussione del documento che fotografa la situazione economico-patrimoniale dell’ente, che anche nel 2010 ha rispettato i parametri del patto di stabilita’, come ha affermato nella sua relazione l’assessore provinciale al bilancio Carola Vincenti.
”Un 2010 – ha sottolineato l’assessore Vincenti – caratterizzato da due fattori essenziali, la riduzione complessiva dei trasferimenti agli enti locali e le norme stringenti del patto di stabilita’. Malgrado questo, la Provincia ha fatto registrare una situazione sana dal punto di vista contabile, ovviamente con una drastica diminuzione delle risorse, che ha impegnato l’amministrazione alla ricerca di nuove fonti finanziarie. Una gestione virtuosa ha permesso comunque di raggiungere gli obiettivi programmatici”. Il rendiconto 2010 ha fatto registrare un avanzo di amministrazione di 64 milioni 579 mila euro, frutto di una gestione finanziaria che ha fatto segnare entrate di competenza per 511 milioni 096 mila euro a fronte di uscite di competenza per 446 milioni 516 mila euro. Dalle relazioni dell’assessore Vincenti e del ragioniere generale Massimo Bonomo è emerso come, rispetto alle previsioni, sono aumentate del 2% le entrate tributarie proprie, mentre sono calate dell’89%  le entrate per trasferimenti in conto capitale, e la spesa per il personale è scesa dai 61 milioni del 2009 ai 59 del 2010. Il ragioniere generale Bonomo ha inoltre risposto in aula alle osservazioni poste dal collegio dei revisori dei conti che avevano individuato alcune criticità relative alle società partecipate (soprattutto gli Ato rifiuti), ai residui attivi ed al conto del patrimonio. Criticità che, secondo il Presidente del Collegio dei revisori dei conti Giovanni Galante presente in aula, sono comunque superabili. Proprio l’assenza in aula dell’intero collegio dei revisori dei conti era stata stigmatizzata in apertura di seduta dalle consigliere di Italia dei Valori Giusi Scafidi e Luisa La Colla che hanno abbandonato l’aula.
I consiglieri di opposizione hanno poi richiesto diversi chiarimenti di natura tecnica, ma in generale hanno criticato la mancanza di una relazione descrittiva che, al di là dei numeri, illustrasse  tutta l’attività gestionale dell’amministrazione. Su questo punto sono intervenuti i capigruppo del Pd Gaetano Lapunzina, dell’Mpa Francesco Miceli, dell’Udc Luigi Vallone, il capogruppo del gruppo misto di minoranza Antonio Marotta (Rifondazione comunista), il consigliere dell’Udc Vincenzo Randazzo. L’esame del rendiconto proseguirà nella seduta prevista per martedì 12 luglio alle 16.