Consiglio provinciale. Niente quorum per la riduzione degli assessori

E’ arrivata in Consiglio provinciale la delibera proposta da 15 consiglieri dell’attuale opposizione, Pd, Idv, Udc, Mpa, Gruppo misto di minoranza, per la modifica di alcune parti dello Statuto e in particolare la riduzione degli assessori fino a 9. Oggi lo Statuto ne prevede un massimo di 15, ma il Presidente Giovanni Avanti si è limitato a 12 rappresentanti nel suo esecutivo.   La discussione e la votazione sull’atto  però non ha raggiunto la necessaria maggioranza qualificata di 2/3 dell’assemblea. I voti favorevoli sono risultati infatti 23 mentre ne occorrevano almeno 30. La delibera potrà comunque essere riproposta entro trenta giorni e in quel caso sarebbe sufficiente la maggioranza assoluta dei consiglieri. La modifica dello Statuto  riguarda anche il meccanismo di sfiducia per il  Presidente della Provincia che l’opposizione vorrebbe essere votata a maggioranza assoluta e non più dal 65% del Consiglio come è attualmente previsto; e la durata in carica di Presidenti e Vice Presidenti delle Commissioni che viene stabilita in due anni e mezzo piuttosto che per i cinque anni della consiliatura. Mentre con un emendamento è stato inserito nel testo  la pubblicità dei lavori delle Commissioni consiliari con la sintesi dei verbali riportati sull’albo pretorio on line della Provincia. L’atto è stato votato per appello nominale richiesto dal Presidente del Consiglio Marcello Tricoli. Una verifica successiva sul numero dei consiglieri presenti ha fatto registrare la mancanza del numero legale facendo così decadere la sessione. L’assemblea sarà convocata a domicilio.