Educazione ambientale. Al via il progetto “Il verde e il blue”. Quindici ragazzi per un anno a lezione in tre riserve

Palermo 17 dicembre 2010   Quindici giovani fra i 18 e i 30 anni della provincia di Palermo saranno coinvolti a partire da gennaio nella fase operativa del progetto “Il verde e il blue: giovani per la sostenibilità ambientale” finanziato con l’avviso pubblico dell’Unione delle Province Italiane – Azione Province Giovani 2010, che vede la Provincia Regionale di Palermo in veste di ente capofila e che presenta come altri partner le Province di Agrigento, Messina, Trapani.
Il progetto di educazione ambientale, che si concluderà a novembre 2011, nasce per coinvolgere i giovani nella conoscenza delle risorse naturalistiche del proprio territorio, attraverso una serie di attività teoriche e pratiche che avranno come punto di riferimento in provincia di Palermo le riserve di Ustica (riserva terrestre), Serre di Ciminna e la riserva di Bagni di Cefalà Diana- Chiarastella, le tre aree protette gestite direttamente dalla Provincia Regionale di Palermo.
I quindici giovani partecipanti saranno selezionati nei comuni interessati attraverso un avviso che sarà pubblicato il 20 dicembre, e darà tempo fino al 10 gennaio per la presentazione delle domande. 
“Il progetto – sottolinea il Presidente della Provincia, Giovanni Avanti – intende valorizzare i territori in cui hanno sede le riserve naturali gestite dalle quattro province partner. Vogliamo inoltre sensibilizzare i giovani residenti nei territori individuati sulle tematiche di educazione ambientale, sviluppo sostenibile e lotta ai cambiamenti climatici, offrendo loro, nello stesso tempo, l’accrescimento di un bagaglio culturale spendibile in un futuro ingresso nel mondo del lavoro”.
I ragazzi frequenteranno un corso di formazione/informazione tenuto da un naturalista, un comunicatore formatore e tre guide naturalistiche, una per ciascuna riserva, mirato alla conoscenza del proprio territorio, della flora e della fauna, all’apprendimento delle definizioni di Riserva Naturale Orientata, Area Marina Protetta,  Sito di Interesse Comunitario – Zona di Protezione Speciale. Saranno inoltre trattati i temi della sostenibilità ambientale e della lotta ai cambiamenti climatici e sarà organizzato un modulo di comunicazione.
Al termine della fase teorica seguirà la parte pratica, con la quale i giovani sperimenteranno direttamente nelle riserve l’osservazione di ciò che è stato oggetto di studio.
L’ultima azione della fase formativa è quella di far sperimentare ai giovani, seguiti da un tutor, la capacità di  progettare ed elaborare opuscoli e materiale divulgativo per le scuole e per i turisti. Da maggio fino a settembre sarà  attivato e gestito dagli stessi giovani, seguiti dal tutor, uno sportello Info-point in ciascuna delle tre riserve, per offrire informazioni ai turisti e per organizzare le visite guidate ai percorsi naturalistici.
“I ragazzi – aggiunge l’assessore Dalì – avranno l’opportunità di acquisire comportamenti consapevoli di rispetto e tutela dell’ambiente e delle sue risorse, attraverso fasi teoriche e pratiche affidate ad esperti del settore che si prefiggono di promuovere cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo”.
Al corso di formazione/informazione parteciperanno docenti di materie scientifiche delle scuole superiori presenti nei territori individuati, che a loro volta sensibilizzeranno i giovani dai 14 ai 18 anni delle stesse scuole, che saranno quindi anch’essi fruitori del progetto.
Le aree protette individuate dagli altri partner del progetto sono per la Provincia di Agrigento le Grotte di Sant’Angelo Muxaro, le Maccalube di Aragona e Torre Salsa di Siculiana; per la Provincia di Messina la Riserva di Capo Peloro, i Laghetti  di Marinello e il Parco fluviale dell’Alcantara; per la Provincia di Trapani lo Stagnone di Marsala, la Foce del Fiume Belice e il Bosco d’Alcamo. Anche in questo caso saranno coinvolti 15 ragazzi per ciascuna Provincia, per un totale quindi di 60 giovani interessati.