Completati i restauri delle tavole della Via Crucis nella chiesa S.Giovanni Battista di Misilmeri. Novità sul fronte dell’attribuzione delle opere

Palermo, 23 novembre 2010 – Il passato che ritorna nella raffinata fattura di un’opera per decenni dimenticata. Il passato che chiarisce dubbi, risponde a quesiti finora insoluti. E’ accaduto con il restauro delle tavole della Via Crucis della chiesa S.Giovanni Battista di Misilmeri, promosso dalla Provincia regionale di Palermo ed eseguiti dall’impresa ”Keramos” di Francesco Bertolino, in collaborazione con Chiara Mendola, per un costo di 90mila euro. 
Il risultato dei lavori è stato presentato per la prima volta alla comunità questo pomeriggio dal presidente della Provincia, Giovanni Avanti, dal sindaco Piero D’Aì, dal presidente del Consiglio provinciale, Marcello Tricoli, dal parroco Giuseppe Sunseri; presenti anche i consiglieri della Provincia Bartolo di Salvo e Antonello Tubiolo, i tecnici Maurizio Rotolo, responsabile della Soprintendenza provinciale ai Beni culturali, e Rosa Di Liberto, progettista e direttrice dei lavori.   
”Un altro importante recupero – commenta il presidente Giovanni Avanti – che sottrae all’oblio un pezzo del nostro patrimonio artistico. Una conferma dell’intenzione, da parte della nostra Amministrazione, di assolvere ad un ruolo di sostegno concreto alle comunità locali, superando i limiti dell’attività ordinaria e promuovendo una politica culturale di ampio respiro”.
“L’impegno della Provincia – ha aggiunto Lodato – rappresenta un segnale importante per gli amministratori e i cittadini del territorio. I beni monumentali appartengono a tutti noi, e in questa direzione tutelarli e valorizzarli deve essere un compito irrinunciabile”.
Un restauro impegnativo, per riportare alla luce le pitture ad olio della prima metà del ‘700 che raffigurano su sobrie superfici di ardesia le ‘stazioni’ dolenti della Via Crucis. Ma anche uno studio filologico sul contesto storico e artistico, che ha appunto riservato le scoperte più interessanti e significative.
Gli interventi, infatti, hanno permesso di riconoscere e, dunque restituire, l’originario formato rettangolare delle tavole, occultate dall’intonaco che le aveva trasformate in ovali, recuperando significative porzioni delle pitture. Ciò ha fornito sostanziali elementi di prova per anticipare la datazione delle opere al 1735 e avanzarne dunque l’attribuzione ad Olivio Sozzi. Quest’ultimo risultato ha di fatto confutato l’ipotesi che le tavole fossero state eseguite da Vito D’Anna, noto pittore siciliano della seconda metà del Settecento.
Sul fronte prettamente tecnico un significativo intervento ha riguardato il contrasto dell’umidità, che raggiungeva i due metri di altezza e aveva già distrutto la tavola della VI stazione e pesantemente danneggiato la XI, XII e XIII.  
Due le fasi dei lavori: quella preliminare, durata circa 40 giorni, che ha previsto una serie di indagini – corredate da documentazione fotografica, rilievi e restituzione grafica dell’impianto pittorico e del degrado dell’opera – ricerche storico-archivistiche, esami chimico-fisici di laboratorio e test di pulitura condotti in loco; e quella del recupero vero e proprio, seguito ‘sul campo’ anche da tre stagisti della facoltà di Architettura di Palermo.
In particolare le tavole sono state staccate dal muro e restaurate. Per arrestare il fenomeno sono state collocate quattro apparecchiature non invasive per la deumidificazione elettrofisica delle murature, che hanno bloccato la formazione di nuovi infiltrazioni. Quindi, prima di ricollocare i vari pezzi nella posizione originaria, tra il muro e le tavole è stato disteso un telaio di plexigas, che isolerà le opere dalla superficie umida delle pareti e le preserverà da possibili danni futuri.
Liberate dalle vernici ossidate e dai guasti provocati dall’umidità di risalita, dal tempo e dall’incuria, le scene della Via Crucis sono tornate a scandire le pareti della chiesa di San Giovanni Battista con il loro rinnovato equilibrio compositivo, la loro luce, il loro colore.

nella foto, da sin: il consigliere provinciale Bartolo Di Salvo; il vicepresidente del Consiglio provinciale Antonello Tubiolo; il presidente del Consiglio provinciale Marcello Tricoli; il parroco don Giuseppe Sunseri; il presidente della Provincia Giovanni Avanti; il sindaco di Misilmeri Piero D’Aì.

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