Quale sviluppo per le Madonie ? A Castellana Sicula un convegno per analizzare la situazione economica del comprensorio

Palermo 13 settembre 2010  Quale sviluppo per le Madonie ? Se ne è discusso  a Castellana Sicula, presso l’aula consiliare del Comune, nel corso del convegno “Sostenibilità e sviluppo delle piccole e medie imprese delle Madonie”, organizzato  da Confcommercio Madonie in collaborazione con la Provincia regionale di Palermo. Un convegno, aperto dall’assessore provinciale alle attività produttive Dario Falzone e dal  sindaco di Castellana Sicula Giuseppe Intrivici, che ha messo a fuoco luci e ombre dell’attuale situazione economica, infrastrutturale e dei servizi dell’intero comprensorio . Un territorio che presenta il 30% della biodiversità dell’intero Mediterraneo e che offre un alto livello di ricettività extralberghiera. Ma anche un comprensorio che dal 2000 al 2008 ha perso il 10% della popolazione, con un tasso di disoccupazione del 18%, e dove solo il 35% delle imprese agricole è iscritto alla Camera di Commercio e il 64,55% delle stesse aziende non possiede i requisiti dei produttori professionali e rischia quindi di essere penalizzato dall’imminente riforma della Pac (Politica agricola comunitaria) con una perdita secca di 10 milioni di euro l’anno e quindi di posti di lavoro. “Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche – ha affermato il Presidente della Provincia Giovanni Avanti a conclusione dei lavori – e lavorare in sinergia fra i vari livelli istituzionali e con i privati, anche perchè il Federalismo rischia di spostare risorse finanziarie verso il nord anzicchè verso il sud.  Scontiamo purtroppo errori del passato, dove non si aveva la lungimiranza di guardare avanti. La Provincia lavora per un modello di territorio policentrico che esalti le potenzialità delle singole aree, e le Madonie sono sicuramente un polo strategico. Nell’ultimo anno abbiamo investito 80 milioni di euro per la viabilità, ma stiamo lavorando ad un progetto di riqualificazione dei centri urbani, alla promozione dei prodotti tipici artigianali. Nelle prossime settimane diventerà operativa la Micropa. onlus, l’associazione cha darà la possibilità di erogare credito fino a 25 mila euro per le piccole imprese escluse dal sistema bancario”.
“Il confronto fra pubblico e privato – ha aggiunto l’assessore alle attività produttive Dario Falzone – deve svilupparsi su livelli più alti che sono quelli della progettualità innovativa e dalla capacità di attrarre nuove risorse a livello nazionale e comunitario, premiando l’imprenditoria sana e superando logiche di campanile”
I dati principali sulla situazione economica madonita  sono emersi dalle relazioni che si sono succedute, a cominciare da quella di Salvatore Maddio, Presidente di Confcommercio Madonie, che ha posto l’accento sulla mancanza di aree per gli insediamenti produttivi e sui problemi della viabilità, sottolineando come i fondi comunitari per le infrastrutture non hanno trovato un utilizzo produttivo per il comprensorio. Ma non tutto è negativo e non si deve partire da zero come ha sottolineato Alessandro Ficile Presidente della Sosvima spa che ha illustrato il nuovo modello di città a rete policentrica Madonie-Termini, con 28 comuni e 130 mila abitanti, in grado di lanciare una nuova sfida di sviluppo e dove negli ultimi anni sono stati creati 1800 posti di lavoro con oltre 300 nuove imprese. Occorre comunque un’inversione di tendenza come ha affermato il Presidente di Confcommercio Palermo Roberto Helg, che ha ricordato le pastoie burocratiche che impediscono l’apertura dell’albergo del Campo da Golf Le Madonie a Collesano, e ha sottolineato la necessità della formazione degli operatori come condizione essenziale per migliorare progettualità e servizi, addebitando all’imprenditoria e alla politica le colpe del ritardo nello sviluppo del territorio.
L’analisi del contesto territoriale, con una serie di dati non sempre positivi soprattutto per quanto riguarda l’agricoltura, è stata effettuata da Nicolò Castello amministratore di Progetti e finanza, mentre Vincenzo Ardizzone, amministratore di Atq srl ha illustrato le grandi potenzialità del settore del fotovoltaico per la produzione di energia alternativa, Francesco Baccarella, direttore di Serit Sicilia per la provincia di Palermo ha fatto il punto sulle nuove frontiere per la riscossione dei tributi e il Procuratore aggiunto della Repubblica di Palermo Leonardo Agueci ha offerto spunti e riflessioni sulla legalità come pressi indispensabile per lo sviluppo socio economico. Lo strumento dei Consorzi Fidi per agevolare l’accesso al credito bancario è stato illustrato da Vito Rinaudo, amministratore delegato di Confidi Fideo di Confcommercio Palermo.
Al convegno hanno partecipato diversi amministratori provinciali e comunali da Andrea Galbo, Presidente della commissione attività produttive della Provincia, i sindaci di Castelbuono Mario Cicero, di Petralia Sottana Santo Inguaggiato, di Polizzi Generosa Patrizio David, il Presidente del Consiglio comunale di Gangi Francesco Migliazzo. Il convegno è stato moderato da Filippo Spallina, dirigente area servizi alla persona della Provincia.