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Palermo, 23 maggio 2010 – Dal cemento della mafia al cemento della legalita’. E’ un cambio di rotta radicale, quello che portera’ alla realizzazione di un campus scolastico nella grande proprietà di via La Malfa confiscata alla criminalita’ organizzata. Nel giorno del’anniversario dell’attentato di Vincenzo, nell’Aula Bunker dell’Ucciardone, a Palermo, durante il convegno organizzato dalla Fondazione Falcone, il presidente della Provincia Regionale di Palermo Giovanni Avanti e il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini hanno firmato la convenzione che consegna allamministrazione provinciale limmobile, destinato a diventare un polo scolastico per la formazione nel settore turistico-alberghiero.
Un segnale di grande importanza ha commentato il Presidente Avanti che dimostra come la lotta alla mafia passa anche dalla garanzia del diritto allo studio e si concretizza giorno dopo giorno con una gestione efficiente, da parte dello Stato, dei patrimoni illeciti. Con la costruzione di questo campus – ha aggiunto Avanti la Provincia dà un valore aggiunto considerevole alloperazione: nei nostri progetti si tratterà di una scuola di moderna concezione dove la didattica si coniuga con gli sbocchi occupazionali di tanti giovani e con la formazione di personale specializzato che possa contribuire allo sviluppo in chiave turistica del territorio. È un obiettivo ambizioso che vogliamo raggiungere grazie anche a formule progettuali e finanziarie innovative. Liniziativa che vede schierati a fianco il Miur e la Provincia di Palermo, nellambito del progetto Più scuola, meno mafia ha sottolineato il Ministro Gelmini è un esempio da seguire per tutte le amministrazioni.
Alla firma della convenzione erano presenti lassessore provinciale alla Legalità e ai Diritti Umani, Pietro Alongi; il Procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso; Maria Fedele, referente nazionale del Ministro dellIstruzione per la legalità; il prefetto di Palermo, Giancarlo Trevisone.
LIMMOBILE – Ha una superficie coperta di 30mila metri quadrati, distribuiti fra un edificio che si sviluppa su 9 piani fuori terra più un cantinato, un altro su 3 piani, anche questo provvisto di piano cantinato, e la monumentale Villa Maltese. Attorno ai due corpi principali, ancora in fase di ultimazione, si stende unarea di circa 7.600 metri quadrati.
Alle spalle di questi due edifici sorge Villa Maltese, caratteristica residenza che fa parte delle settecentesche ville della Piana dei Colli di Palermo, sottoposta a vincolo monumentale nel 1993. Attorno alla villa si estende un giardino di circa 16 mila metri quadrati.
Nella stessa area cittadina, quella a Nord del territorio comunale, sorgono già sei istituti scolastici, per un totale di oltre 7.500 alunni. Parte di questi troverebbero posto nel nuovo campus, con un risparmio per la Provincia (in termini di costi per gli edifici in locazione) pari a circa un milione e mezzo di euro lanno.
LA CONFISCA E LASSEGNAZIONE – Il complesso è stato confiscato con sentenza della Corte dAppello di Palermo, divenuta definitiva nel 2001. Dopo uno studio di fattibilità, realizzato dal tavolo tecnico costituito fra il Ministero dellIstruzione, della Ricerca e dellUniversità e lAgenzia del Demanio, il complesso è stato giudicato idoneo allutilizzo scolastico. Fra le manifestazioni di interesse espresse dalle varie Amministrazioni pubbliche, il bene è stato assegnato alla Provincia di Palermo
IL PROGETTO – Un moderno campus scolastico tematico, ad indirizzo turistico-alberghiero, con annesso un albergo-ristorante, realizzato nellantica villa e gestito direttamente dagli studenti. Obiettivi didattici, qualificazione professionale e sbocchi occupazionali si fondono in questa ipotesi progettuale con la riqualificazione urbana di una porzione di territorio cittadino grazie al riutilizzo di edifici in forte stato di degrado. Il complesso, secondo le ipotesi formulate, diventerebbe un polo scolastico capace di ospitare tre istituti, tutti indirizzati alla formazione di figure professionali nel campo turistico, da quelle specializzate nei servizi allindirizzo tecnico fino a quello turistico-alberghiero.
Nel campus troverebbero posto oltre 3.300 alunni. Il progetto prevede la realizzazione di 135 classi, 30 laboratori, una sala e 8 aule multimediali, 3 biblioteche con sala lettura, 6 sale ginniche, larea amministrativo-gestionale e tutti i servizi, fra cui il parcheggio. Ex novo sarebbero realizzati un auditorium da 400 posti, una palestra con campo di basket e tribuna.
Nella progettazione si terrà conto dei principi della bioarchitettura e del risparmio energetico. La produzione di energia sarà assicurata da un impianto fotovoltaico e, attraverso soluzioni progettuali alternative, si punterà allabbassamento dei consumi energetici. Il campus sarà interamente cablato e dotato di tecnologia wi-fi.
Il costo previsto per la trasformazione integrale del complesso in campus è di 24 milioni di euro.
PIÙ SCUOLA, MENO MAFIA – Nato da un protocollo dintesa fra il Miur (Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca) e lAgenzia per il Demanio, il progetto Più scuola, meno mafia coinvolge, oltre la Sicilia, altre tre regioni meridionali, la Calabria, la Campania e la Puglia, con l’obiettivo di affermare il valore della legalità e contribuire allo sviluppo di queste aree, più interessate dai fenomeni di criminalità organizzata.
Liniziativa passa innanzitutto attraverso la definizione di progetti che rispondano alle esigenze del territorio (sia in termini di formazione che di sbocchi occupazionali) e punta alla canalizzazione di risorse pubbliche e private che, insieme ad un’azione coordinata, possano trasformare i beni sottratti alla criminalità in fattori di sviluppo.
La trasformazione del complesso di via Ugo La Malfa in polo deccellenza per la formazione e listruzione nel settore turistico-alberghiero diventerà a Palermo avamposto del progetto.
nella foto, la firma della convenzione Provincia-Miur. Da sinistra: il Procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso; il presidente della Provincia Regionale di Palermo, Giovanni Avanti; il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini; il Prefetto di Palermo, Giancarlo Trevisone; Maria Falcone.