La Provincia avrà la fondazione Sant’Elia. Obiettivo, valorizzare il patrimonio monumentale dell’Ente. Votati i 17 articoli dello Statuto con 22 sì 10 voti contrari

Palermo 12 maggio 2010  – La Provincia di Palermo avra’ la Fondazione Sant’Elia, un organismo con lo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio artistico e monumentale dell’Ente, attraverso l’uso degli antichi immobili, Palazzo S. Elia e Loggiato S. Bartolomeo, per l’attuazione del programma di attivita’ artistiche, culturali ed espositive dell’Amministrazione provinciale. Il Consiglio, riunito a Sala Martorana sotto la presidenza di Marcello Tricoli,  ha infatti approvato, dopo un lungo dibattito di quasi 8 ore a cui ha assistito anche il Presidente della Provincia Giovanni Avanti e alcuni assessori,  i 17 articoli dello Statuto al termine dell’esame degli 84 emendamenti presentati dalle opposizioni. Il voto, per appello nominale, ha registrato 22 sì della maggioranza Udc, Mpa, Pdl, Pdl Sicilia, An-Pdl e gruppo misto del centro destra e 10 voti contrari di Pd, Idv, Rifondazione comunista e Sinistra e Liberta’. Un lungo confronto in aula che, dopo il braccio di ferro iniziale, ha imboccato la strada verso l’approvazione dell’atto grazie alla rimodulazione dell’articolo 2 dello Statuto che riguarda le finalità della Fondazione. Particolarmente soddisfatto il Presidente della Provincia Giovanni Avanti. “Siamo  una delle prime Amministrazioni locali  in Italia a dotarsi di un organismo con questi requisiti – ha sottolineato Avanti – che si pone quale strumento operativo dell’Ente medesimo con finalità di gestione di eventi culturali e di attività artistiche espositive. La Fondazione potrà utilizzare professionalità esistenti nell’organico dell’Amministrazione e non comporterà alcun aggravio di costi, permettendo invece l’impiego di risorse provenienti da sponsor privati. Il passaggio successivo – aggiunge Avanti – sarà adesso l’atto di  costituzione della Fondazione attraverso il coinvolgimento della Soprintendenza ai Beni culturali per definire le modalità d’uso del nostro patrimonio artistico secondo la vigente normativa”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente del Consiglio Marcello Tricoli che ha voluto sottolineare “la sensibilità dell’aula verso l’importanza dell’atto, pur nel rispetto dei ruoli di maggioranza e opposizione. Il Consiglio – ha detto – è riuscito a trovare la giusta sintesi per approvare un documento che, di fatto, avvia una nuova stagione nel settore artistico e  culturale  della Provincia”.
Approvate poi dall’assemblea  altre cinque modifiche presentate dai consiglieri di maggioranza Vallone e Lo Meo e di opposizione Piccione, Calamia, Marotta e Celesia che vanno nella direzione di attribuire il vertice della Fondazione al Presidente della Provincia senza alcuna delega, di privilegiare esperienza e professionalità nelle nomine per il Comitato tecnico scientifico con il coinvolgimento di Università e Soprintendenza ai Beni culturali.
Per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità previste dallo Statuto la Fondazione si dovrà attivare per reperire risorse comunitarie, nazionali e regionali.