Il Palermo calcio nelle scuole: Cavani e Bertolo incontrano i ragazzi dell’istituto comprensivo ”Monsignor Gagliano” di Altavilla Milicia.

Palermo, 29 aprile 2010 – ”Palermo e’ una citta’ fantastica e i suoi tifosi meritano la Champions, io voglio rimanere in rosanero anche nella prossima stagione e sono sicuro che il Palermo raggiungera’ la qualificazione alla Champions”. E’ la doppia promessa di Edison Cavani che insieme a Nicolas Bertolo ha incontrato gli alunni dell’istituto comprensivo ”Monsignor Gagliano” di Altavilla Milicia, accolto dal presidente della Provincia, Giovanni Avanti e dall’assessore alla Sport, Michele Nasca.
”L’accoglienza calorosa riservata dai ragazzi ai giocatori – ha sottolineato il presidente Avanti – e’ sempre un bello spettacolo che conferma ancora di piu’ l’importanza dei valori che lo sport riesce a trasmettere soprattutto ai piu’ giovani. In questo periodo della loro vita i ragazzi stanno acquisendo la maggior parte dei valori che li faranno diventare adulti. Per questo la  testimonianza dei giocatori del Palermo e il vivere direttamente i sani valori dello sport, praticandolo, può essere di enorme importanza. Lo sport insegna la pazienza, il sacrificio, la capacità di non arrendersi, il rispetto per il prossimo, il rifiuto della violenza e della prevaricazione in favore di un sano spirito di competizione. Per questo il nostro Ente è impegnato fortemente in questo ciclo di incontri”.
“Incontrando voi studenti – ha aggiunto l’assessore allo Sport, Michele Nasca – invito sempre a praticare lo sport. Non solo il calcio e non solo sognando di diventare campione. L’attività sportiva guida verso una vita sana, verso comportamenti positivi, diventa una vera scuola di vita. Ciò che imparerete dallo sport, dai compagni di squadra, dagli allenatori, vi sarà utile in ogni momento della vita, negli studi, nel lavoro, nella vita di relazione. E soprattutto lo sport vi insegnerà ad avere tenacia e cercare sempre di superare le difficoltà.”.
Come sempre numerose le domande dei giovani soprattutto sugli inizi della carriera dei due campioni e su cosa significa essere gli idoli dei ragazzi. “Ho iniziato giovanissimo a giocare a calcio – ha spiegato Cavani – e per arrivare a questo punto ho dovuto affrontare molti sacrifici, avere molta tenacia nel non mollare alle prime difficoltà. Se si vuole raggiungere un traguardo non ci si deve mai arrendere, stringere i denti e andare avanti”.
“Sappiamo bene che i tifosi, soprattutto i più giovani – ha aggiunto Bertolo – ci  guardano come esempi da seguire e sentiamo molto questa responsabilità. Per questo cerchiamo di fare del nostro meglio, di evitare gli errori. Certo, durante un match mentre si è sotto pressione si può sempre sbagliare ma è importante sapere chiedere scusa”.
Ma, Palermo a parte, qual è la squadra del cuore di Cavani e Bertolo? La risposta dei due campioni è degna di un vero tifoso rosanero: “Ci sono molte squadre di gran livello nel mondo ma per noi esiste solo il Palermo”.
Luci ed ombre nel mondo dello sport: “Il calcio e in genere l’attività sportiva agonistica – spiega Cavani – riesce a farti vivere dei momenti indimenticabili, darti delle soddisfazioni e delle emozioni che magari in altri settori non puoi ottenere. Ma riserva anche molti momenti brutti, periodi difficili, delusioni. Come sempre nella vita sta alla singola persona conservare sempre dentro di sé gli aspetti positivi e mettersi alle spalle le cattive esperienze”.
Infine una domanda diretta: siete soddisfatti perché avete realizzato il vostro sogno o perché guadagnate tanti soldi? “Si inizia per passione – spiega Bertolo – perché ti piace giocare, ti appassiona vincere. Certo, quando ti rendi conto che tutto questo ti permette anche di guadagnare, di avere una vita migliore anche economicamente trovi sicuramente uno stimolo in più. Ma non si può vincere considerando il calcio un lavoro come un altro, se non continui a divertirti e ad avere la voglia di vincere come quando giocavi fra compagni di scuola non si diventa mai campioni”.
All’incontro erano presenti il sindaco di Altavilla Milicia, Francesco Camarda, il presidente provinciale del Coni, Giovanni Caramazza e il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Rosario Leone.  

nella foto, da sinistra: Nicolas Bertolo; il presidente Giovanni Avanti; Edison Cavani; l’assessore Michele Nasca