Crisi del settore agricolo: la conferenza dei sindaci adotta il documento dei comitati spontanei dei coltivatori siciliani. Chiesti interventi urgenti in ambito regionale, nazionale e comunitario

Palermo, 24 febbraio 2010 – La Conferenza dei sindaci della Provincia regionale di Palermo ha approvato all’unanimità, facendolo proprio, il documento stilato dai Comitati spontanei degli Agricoltori siciliani, guidati da Giuseppe D’Angelo, sulla crisi del comparto agricolo, attivandosi affinché si adottino provvedimenti, in sede regionale, nazionale e comunitaria, in favore di un settore economico quale è quello delle aziende agrozootecniche siciliane alle prese con difficoltà molto gravi. Il documento preso in esame e approvato dalla Conferenza dei Sindaci richiede l’adozione di interventi governativi straordinari ed urgenti in grado di tamponare l’emergenza del comparto, restituendo reddito alle aziende e intervenendo sulla tutela della sicurezza alimentare. La piattaforma dei comitati prevede al primo punto che venga sostenuta anche in sede comunitaria la dichiarazione di stato di crisi socio-economica del comparto e dei mercati affinché possano essere assunti provvedimenti straordinari anche in deroga alle vigenti regole comunitarie e venga istituita una unità di crisi per l’agricoltura formata dal Governo, dalla Conferenza Stato-Regioni e da rappresentanti degli Enti Locali. ”La Conferenza dei sindaci – ha commentato il Presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti – ha voluto manifestare solidarietà agli addetti del settore agrozootecnico che vivono gravissime difficoltà in ordine ad un aumento dei costi di produzione, al mancato rispetto di alcune regole di mercato e a forme di concorrenza sleale da parte di alcuni produttori stranieri, alle difficoltà di accesso al credito, alla presenza di un filiera molto lunga e che penalizza appunto la produzione. La Provincia di Palermo è al fianco della protesta degli addetti al settore agrozootecnico che lamentano, non senza ragioni, uno scarso interesse dei mass media nei confronti del loro disagio, e si impegna a promuovere una politica di tutela e valorizzazione del comparto e a farsi interprete delle loro istanze nelle sedi opportune”.