Privatizzazione della Gesap, Avanti: ‘Nostra intenzione è consentire l’ingresso di partners specializzati nella società che gestisce l’aeroporto di Punta Raisi. Lo strumento è il bando pubblico’

Palermo, 7 novembre 2009 – ‘La vera intenzione della Provincia di Palermo è consentire l’ingresso in Gesap di partners specializzati nel settore, per garantire i necessari investimenti e favorire lo sviluppo della scalo di Punta Raisi. Ciò si ottiene aprendo al mercato nazionale e internazionale attraverso un bando ad evidenza pubblica’.
Il presidente della Provincia Regionale di Palermo, Giovanni Avanti, chiarisce le intenzioni dell’Ente sul piano di privatizzazione della società che gestisce l’aeroporto di Palermo.
‘Sulla stessa nostra linea – continua- si muove anche il Comune di Palermo, che è il secondo azionista con il 31,38% dopo la Provincia che con il 41,11% detiene la maggioranza relativa della Gesap. C’è la consapevolezza che non si può continuare a risolvere i problemi con gli aumenti di capitale sociale, oggi più che mai onerosi e impossibili da sostenere e che peraltro vengono inghiottiti da un management che continua a produrre perdite d’esercizio. Così non si progetta il futuro ma si gestiscono le emergenze. L’unico percorso che garantisce sviluppo e fra l’altro il massimo ritorno economico è il bando pubblico. Si oppone a ciò chi ha soltanto la volontà di mantenere lo status quo, quel sistema di potere bloccato che ha anche alimentato conflitti sul piano sindacale.  E’ evidente e sotto gli occhi di tutti che una gestione come quella attuale non offre prospettive e penalizza l’economia di un comparto fondamentale quale è oggi il turismo, non solo di Palermo ma anche della oltre metà dell’Isola che si appoggia sul Falcone- Borsellino. Bisogna chiarire inoltre un altro passaggio: il valore delle quote azionarie non è di 60 milioni di euro, cifra che fa riferimento al valore di recesso delle quote stesse. Quando si parla di cessione di quote si fa una valutazione del valore commerciale che è, ovviamente, ben più elevato di 60 milioni. E questo valore viene certamente implementato da un percorso che prevede il bando ad evidenza pubblica. La Provincia e il Comune di Palermo non intendono uscire dalla compagine azionaria ma soltanto favorire l’accesso ad altri azionisti esterni. Tanto l’impegno della Provincia sarà costante che si sta già lavorando sul settore delle infrastrutture per garantire un nuovo piano di mobilità in grado di collegare al meglio e in tempi più celeri il territorio provinciale con Punta Raisi e favorire l’allargamento dell’utenza delle altre province’.
‘E’ ormai chiaro che per il dissenso degli altri azionisti – conclude Avanti – non sarà possibile modificare l’articolo 6 dello statuto che ci consentirebbe di procedere con il bando ad evidenza pubblica prima del giugno 2010. Una procedura di massima trasparenza che intende anche smentire sul nascere ipotetiche corsie preferenziali per l’attuale componente di soci privati costruita negli anni passati. Poiché la modifica statutaria si può realizzare soltanto con il parere positivo del 75% degli azionisti  l’assemblea prevista per il 9 novembre non ha ragione d’effettuarsi. Perderemo qualche altro mese di tempo, ma la strada è questa, non vedo altre alternative attraverso cui è possibile ottenere i risultati che ci siamo prefissi’.