La ‘strage del pane’, 65 anni dopo: i 24 morti commemorati nell’atrio di Palazzo Comitini. Appello per spostare la lapide dal cortile alla facciata su via Maqueda, scenario dell’agressione

Palermo 19 ottobre 2009 – Cerimonia di ricordo a Palermo per il 65° anniversario della strage di via Maqueda, meglio conosciuta anche come ‘La strage del pane’. Il 19 ottobre del 1944, davanti palazzo Comitini allora sede della Prefettura, un plotone  del 139° fanteria della divisione Sabauda apriva il fuoco su un corteo di persone che reclamavano pane e lavoro. Drammatico il bilancio: 24 morti e 158 feriti. 
In memoria di quel tragico evento, nell’atrio di palazzo Comitini, davanti alla lapide che ricorda le vittime della strage, il vice Presidente della Provincia Pietro Alongi e il Presidente del Consiglio provinciale Marcello Tricoli hanno deposto una corona di alloro. La cerimonia è stata introdotta dallo storico Lino Buscemi che negli ultimi 15 anni ha ricostruito la storia della strage e riportato alla luce i fatti. Presenti anche Gaetano Balistreri, sopravvissuto alla strage, che all’epoca aveva 10 anni, Valerio Midolo, fratello di uno dei caduti Erasmo Midolo, e una delegazione di alunni del Liceo Benedetto Croce, accompagnati dal professore Carmelo Botta. Nel corso della cerimonia il vice Presidente Alongi e il Presidente Tricoli hanno accolto la proposta di Lino Buscemi e Gaetano Balistreri per spostare la lapide dall’atrio, e collocarla nella facciata di palazzo Comitini su via Maqueda, all’altezza del punto esatto della strage, affinché sia visibile a tutti.  
Non si è invece ancora concluso l’iter per l’intitolazione di una strada alle vittime dell’eccidio.  Il Comune aveva infatti dato l’autorizzazione per intitolare l’attuale  vicolo S.Orsola, a fianco di palazzo Comitini, dove caddero  fra l’altro alcune delle vittime, ma la Soprintendenza ai Beni culturali ha posto il veto, in quanto il Piano particolareggiato impedirebbe di modificare i nomi delle strade del centro storico. 

nella foto – da sinistra: il vice Presidente della Provincia Pietro Alongi, Gaetano Balistreri, il Presidente del Consiglio provinciale Marcello Tricoli, lo storico Lino Buscemi