Antimafia e polemcihe. Il presidente Avanti: ‘Il decreto-sicurezza del Governo impedisce agli Enti locali di godere dei risarcimenti in sede civile nei processi contro le cosche. Forte la tentazione di rinunciare agli impegni assunti per lanciare la nostra protesta’

Palermo, 1 ottobre 2009 – Il presidente della Provincia Regionale di Palermo, Giovanni Avanti, nell’ambito della presentazione della II edizione del Festival della Legalità, contesta la norma inserita nel decreto-sicurezza relativa ai risarcimenti riservati alle parti civili.
‘Lo scorso anno, proprio il giorno della presentazione del Festival della Legalità, annunciai la decisione di costituirci parte civile in tutti i processi contro la criminalità organizzata che riguardavano il nostro territorio. Oggi, a distanza di un anno, è forte la tentazione di annunciare la rinuncia della Provincia a tale intendimento. Un segnale simbolico di protesta contro il decreto di legge sulla sicurezza varato dal governo nazionale, che impedisce agli enti locali di godere del risarcimento in sede civile. Un provvedimento che di fatto disincentiva la costituzione di parte civile e priva gli enti locali di un giusto indennizzo e della possibilità di reinvestire sul territorio le risorse sottratte alla criminalità organizzata. Se è giusto e doveroso da parte delle Amministrazioni locali dare un segnale forte sul fronte della lotta alla mafia con le costituzioni di parte civile, è altrettanto indispensabile che lo Stato consenta alle comunità locali di riappropriarsi attraverso ogni forma di risorse che illecitamente sono state sottratte alla propria economia’.