Il Presidente Avanti riferisce in aula sul quadro politico e le ultime vicende finaziarie

Palermo 21 settembre 2009 – Lungo confronto a Palazzo Comitini tra il Consiglio e il Presidente della Provincia Giovanni Avanti su due questioni che hanno caratterizzato in questi giorni il dibattito politico e la gestione finanziaria. Dopo il minuto di raccoglimento che ha fatto osservare il Presidente del Consiglio Marcello Tricoli in memoria dei sei militari uccisi da un’esplosione a Kabul, il Presidente Avanti  ha  fornito risposte alle richieste delle opposizioni, con in testa Gaetano Lapunzina (Pd) e Antonio Marotta (Rifondazione comunista) che intendevano conoscere l’evoluzione politica  alla Provincia in seguito alla sostituzione di un assessore e alle dimissioni di un altro componente dell’esecutivo.     Il Presidente Avanti ha così ribadito che la sostituzione dell’assessore Giuseppe Di Maggio (Pdl) con Alessandro Anello, suo compagno di partito, è stata motivata da una precisa e reiterata richiesta del coordinatore regionale “nel rispetto della rappresentanza”, precisando che  ancora  le deleghe non sono state  però attribuite.
 “Le dimissioni dell’assessore Dalì – ha aggiunto Avanti – non necessitano invece di una immediata sostituzione nell’esecutivo che sarà  effettuata quando il quadro politico nel Pdl sarà più chiaro. In ogni caso ho operato nel corretto rapporto che ho mantenuto con tutte le forze politiche e i coordinatori regionali dei partiti  che hanno sostenuto la mia candidatura e continuano a fare parte, con lealtà, della maggioranza in Consiglio. Nulla è cambiato negli obiettivi della coalizione e nel programma dell’Amministrazione”. 
Per il  capogruppo del Pd Lapunzina  “non si può negare tutto quello che succede alla Regione dove l’Udc è all’opposizione e dove lo scontro interno al Pdl si ripercuote sia al Comune che alla Provincia con dichiarazioni di fuoco sui giornali. E’ chiaro che la sostituzione di un assessore, per tali motivi,  prescinde  dall’attività che è stata svolta ma avviene per indicazione dei vertici di partito”.
Antonio Marotta (Rifondazione comunista)  vede da parte sua scarsa autonomia della Provincia e contraddizioni. “ Non si può negare il  collegamento con il Comune.  Si assiste infatti al  travaso di un assessore tra i due Enti locali – dice – e si sostituisce un componente dell’esecutivo a Palazzo Comitini che, a detta del Presidente Avanti, ha lavorato bene”.
La maggioranza ha però fatto quadrato attorno al  Presidente Avanti che incassa il  sostegno dell’Mpa con il capogruppo Francesco Miceli che comunque “guarda con interesse alla ipotesi di costituzione di un nuovo gruppo consiliare autonomo che fa riferimento al Pdl ma  in segno di discontinuità con la politica nazionale”.
 Lo stesso capogruppo del Pdl Enzo Lo Meo sulla questione dell’avvicendamento dell’assessore parla di normale dialettica all’interno del  partito e lascia al Presidente Avanti la possibilità di un intervento perché la vicenda possa ricomporsi. Sulla stessa lunghezza d’onda il capoguppo Udc Luigi Vallone secondo il quale la questione succede in molte Amministrazioni anche in quelle di sinistra e si può  facilmente superare”. Da parte di Antonino Angelo (Pdl) è pure  pervenuto il riconoscimento per l’attività svolta dall’assessore Di Maggio con l’auspicio che il suo sostituto possa fare altrettanto. 
Ma l’occasione del dibattito è servita anche per illustrare gli intendimenti del Presidente per cercare di fare chiarezza sulla vicenda che ha portato al fallimento dell’investimento finanziario di quasi 30 milioni con la società Ibs Forex ereditato dalla passata Amministrazione.
“Abbiamo costituito immediatamente una Commissione di esperti – ha sottolineato il Presidente Avanti – a cui ho imposto tempi brevissimi, 10 giorni, per avere una relazione dettagliata sui fatti. Certo adesso sarà più difficile raggiungere alcuni obiettivi programmatici, ma riusciremo ad assorbire questa perdita finanziaria e non ci sarà alcun dissesto economico dell’Ente”.
Per Silvio Moncada (Pd) che ha manifestato “amarezza” per l’accaduto, sarà necessario “l’affiancamento di un’altra Commissione speciale di consiglieri nominata tenendo conto delle specifiche professionalità dei componenti”, mentre Giusy Scafidi (Italia dei Valori) ha chiesto di fare luce su tutte le responsabilità amministrative proponendo la modifica dello Statuto “per evitare che in futuro possa verificarsi un evento così grave”.
Il Consiglio tornerà a riunirsi per la prosecuzione della discussione nella data che sarà decisa dalla Commissione dei capigruppo convocata dal Presidente Tricoli per domani mattina.