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Palermo, 23 aprile 2009 Ragazzi semplici, con regole di vita sane e anche rigorose, che trascorrono il tempo libero con gli amici e non dimenticano le famiglie e il loro aiuto nella carriera. I rosanero Alberto Cossentino e Levan Mchedlidze, fuori dal rettangolo di gioco, si raccontano così ai giovani studenti della scuola media Ciro Scianna di Bagheria, dove si è svolto il terzo incontro del nuovo ciclo di iniziative concordate dal presidente della Provincia, Giovanni Avanti e dal patron dellU.s. Città di Palermo, Maurizio Zamparini.
La palestra della scuola gremita di giovani ha accolto con cori da stadio i due giocatori del Palermo. A introdurre la manifestazione, lassessore allo Sport Michele Nasca: In occasione di questi incontri ha affermato invito sempre i ragazzi a praticare sport, non solo il calcio, non solo sognando di diventare campioni, ma qualunque attività sportiva. Non solo per crescere sani fisicamente ma per crescere in tutti i sensi, i valori che lo sport insegna formano persone forti, capaci di accettare le sconfitte, sopportare i sacrifici, lavorare in gruppo, rispettare gli altri, e rispettare le regole. Se devo molto ai genitori per i valori che mi hanno inculcato, altrettanto lo devo ai compagni di squadra di quando giocavo a volley, agli allenatori, alla mia vita da sportivo. Per questo è importante avvicinarsi allo sport e per voi è utile conoscere da vicino chi, come i giocatori del Palermo, ha fatto della sua passione un lavoro.
Dopo i saluti del sindaco di Bagheria, Biagio Sciortino, del vicepresidente del Coni, Eros Lodato, del dirigente del Csa Rosario Leone, del presidente provinciale Figc, Stefano Saitta e del preside Stefano Natale, sono iniziate le domande dei ragazzi per i loro beniamini, iniziando proprio dalle loro abitudini fuori dal campo.
Fare il calciatore ha spiegato Cossentino non è così facile come si pensa, ci sono molti sacrifici da sopportare e poco tempo libero. Bisogna seguire una dieta rigida, rispettare gli orari, non fare tardi la sera. Si conduce una vita sana ma con regole molte precise.
Nel tempo libero ha aggiunto Mchedlidze la cosa che preferisco è uscire con gli amici, stare insieme ai compagni di squadra, conoscere la città e girare i dintorni.
Gli interessi economici attorno al mondo del calcio, il successo come calciatore: Certo il calcio ha detto Cossentino è anche un fenomeno economico ma questo non credo che abbia poi cambiato il senso di questo sport. Noi siamo professionisti ma quando scendiamo in campo continuiamo a divertirci come accadeva allinizio della carriera. Almeno per me è così, per quanto sia un lavoro, è sempre un gran divertimento.
Il segreto per diventare campioni, in fondo è proprio questo ha incalzato Mchedlidze si inizia a giocare a calcio per divertimento, per passione, per stare insieme ai compagni di squadra e solo a questo si deve pensare allinizio. Poi se si fa strada ci si deve impegnare molto, fare tante scelte difficili e sacrifici ma ci si deve sempre divertire in campo.
Sugli impianti sportivi che servono ai ragazzi per praticare lo sport e le differenze fra il Nord e il Sud ha risposto Cossentino: Certo al Nord limpiantistica è di gran lunga più completa e efficiente che in meridione ma credo che anche il successo del Palermo possa contribuire a creare nuovi impianti in città e in provincia. Negli ultimi anni, comunque, penso che la situazione stia migliorando.
I campioni del calcio sono fra i beniamini dei giovani, e una studentessa chiede proprio ai due rosanero se si rendono conto di essere un esempio per i ragazzi: Credo che tutti noi sappiamo di essere desempio per i più giovani. Cerchiamo di ricordarlo sempre, soprattutto quando siamo in campo, ciò non significa che possiamo sempre essere perfetti, a tutti può capitare di sbagliare, di comportarsi in modo errato. Siamo sempre degli esseri umani. Limportante, comunque, è avere lonestà e lumiltà di ammettere di avere sbagliato.
Su chi ringraziare per il proprio successo i due giocatori non hanno esitazioni: Le nostre famiglie che ci hanno sostenuto, aiutato nei momenti difficili, che hanno creduto in noi e che spesso ci vedono molto poco ma continuano a farci sentire la loro vicinanza e il loro affetto.
nella foto: da sinistra, il dirigente CSA, Rosario Leone; il Sindaco di Bagheria, Biagio Sciortino; Levan Mchedlidze; lassessore Michele Nasca; Alberto Cossentino.