I ROSANERO NELLE SCUOLE, INCONTRO ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO “G.FALCONE” DI PALERMO. LO SPORT PER IMPARARE AD AFFRONTARE LE SCONFITTE DELLA VITA

Palermo, 16 aprile 2009 – In un’altra vita, Giulio Migliaccio, centrocampista rosanero, vorrebbe fare il cuoco, il suo compagno di squadra Mattia Cassani seguirebbe invece le orme del padre, ingegnere. I due giocatori hanno svelato passioni e curiosità incontrando gli allievi dell’istituto comprensivo “G.Falcone” di Palermo, nell’ambito delle iniziative previste dalla convenzione fra la Provincia e il Palermo calcio. Ospite d’eccezione dell’incontro, al quale hanno partecipato il Presidente della Provincia Giovanni Avanti e l’assessore allo Sport Michele Nasca, l’ex rosanero Ghito Vernazza. Presenti inoltre la dirigente scolastica Maria Concetta Termine, il presidente provinciale del Coni, Giovanni Caramazza, il presidente provinciale della Figc/Lnd Stefano Saitta, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Rosario Leone e Nazareno Bonsignore, docente della Facoltà di Scienze Motorie.
“Lo sport – ha detto il presidente Avanti – è un’occasione di crescita, non soltanto perché permette di trasmettere ai giovani valori importanti come la lealtà e la solidarietà ma anche perché seguire le regole di una disciplina sportiva significa apprendere le regole della vita. Grazie alla collaborazione con il Palermo vogliamo farvi conoscere il calcio sotto una luce diversa, mostrarvi il lato umano e i sentimenti dei giocatori, farvi conoscere accanto alle loro imprese agonistiche anche le loro esperienze di vita, affinché siano per voi da esempio. I giocatori amano il loro lavoro: auguro a ciascuno di voi di poter coltivare passioni e attitudini facendone un mestiere. Questa, infatti, è la ricetta per una vita gratificante”.
L’assessore Nasca ha sottolineato “l’importanza di questi incontri e il contributo della scuola per promuovere lo sport, per spiegare ai giovani che praticare una disciplina è un’occasione per socializzare e per vivere una vita reale, non solo quella alla quale assistono su internet o in tv, per imparare già da adolescenti a superare le difficoltà che la vita inevitabilmente presenta. È importante però che i giovani imparino anche la “cultura della sconfitta”, senza mai definire una gara “la partita della vita” perché la vita è troppo importante per essere condizionata da un incontro sportivo”. 

nella foto, da sinistra: Giulio Migliaccio; Ghitto Vernazza; il presidente della Provincia, Giovanni Avanti; Matteo Cassani; l’assessore allo Sport, Michele Nasca