PRESENTATA LA VI EDIZIONE DI “TEATRANDO”. SETTE SERATE SU CINQUE PALCOSCENICI PALERMITANI. DAL 10 MARZO AL 1 APRILE

Palermo, 4 marzo 2009 – Sette spettacoli in cartellone, cinque palcoscenici coinvolti, formula vincente immutata, ovvero proporre al pubblico un mix di teatro leggero e testi più impegnati, risate e rievocazione storica, teatro “filosofico” e teatro “antropologico”, cabaret e tanta musica.
E’ la formula di “Teatrando”, che torna quest’anno per la VI edizione consecutiva, con un carnet di appuntamenti (di cui due Prime assolute e una Prima per la città di Palermo) in programma dal 10 marzo al 1 aprile sulle scene dell’Agricantus, del Crystal, dell’Orione, del teatro Al Convento, del teatro Lelio.
La manifestazione, anche quest’anno promossa e finanziata dalla Provincia regionale di Palermo, è stata presentata in conferenza stampa dal capo dell’Amministrazione, Giovanni Avanti: “L’impegno della Provincia in favore del teatro locale e degli artisti del territorio – ha dichiarato Avanti – si concretizza nel sostegno che abbiamo voluto offrire alla manifestazione Teatrando, che unisce in un cartellone e in un programma comuni le professionalità del mondo del teatro, nella consapevolezza dell’imprescindibile ruolo della cultura nella crescita e nella promozione di valori etici e sociali. Una vera e propria festa del teatro, quella che questa rassegna vuole offrire e che si propone non solo di divertire ma anche e soprattutto di invitare il pubblico alla riflessione ed alla discussione. Ne sono una dimostrazione gli spettacoli che trattano temi di impegno sociale e civile. Ma il progetto più ambizioso della Provincia è quello del sostegno ad iniziative volute, ideate e realizzate dai giovani, nella convinzione che le energie e l’entusiasmo non solo devono essere valorizzate e premiate ma che solo scommettendo sui giovani, sul loro desiderio di riscatto e sui loro sogni, riusciremo a far crescere la nostra comunità. Il teatro quindi come nobile strumento per conoscere meglio noi stessi, gli altri e la realtà che ci circonda”.
“Teatrando – spiegano i direttori artistici Giuseppe Sorgi e Marco Pupella, presenti alla conferenza stampa – vuole dare spazi e mezzi a testi nuovi, a compagnie del nostro territorio, ai giovani innanzitutto, indipendentemente dal genere proposto. Così è nata la manifestazione, e su questa direttiva vuole continuare e crescere. Teatrando è innanzitutto un invito rivolto agli artisti: non è affatto facile, ma a lasciare le idee nel cassetto ci si impigrisce. E la pigrazia, soprattutto a Palermo, può essere una brutta abitudine”.
E proprio Palermo, con le sue mille sfaccettature, i suoi profumi, i suoi personaggi, è protagonista e filo conduttore di quest’edizione. La sua identità, precisa ma allo stesso tempo sfuggente, è indagata e illuminata da tutte le possibili prospettive, quella comica, quella drammatica, quella popolare e quella intellettuale.
Il primo appuntamento, non a caso, è con “MadrePalermo”, in scena all’Agricantus il 10 marzo, di e con Salvo Piparo, che racconta le mille contraddizioni della città – quella dei padroni che manovrano i fili e dei pupari, anzi, pupiddi scantati – teatro umano insondabile e ammaliante, dove ogni attore/spettatore è chiamato a interrogarsi sui temi universali della fragilità dell’esistenza, dell’inganno del potere. Sullo sfondo, quattro carte da gioco giganti, a raffigurare l’incognita sempre affascinante della partita che si gioca sulla scena. Narratore sui generis, il giornalista Mario Azzolini, nelle vesti di un redivivo Rosario La Duca, diarista-cicerone tra le strade e gli aneddoti dolci-amari della città.
Il 13 marzo, al teatro Crystal, è la volta di “Gaspare Pisciotta”, di Angelo Vecchio, per la regia di Marco Pupella: il dramma scorre inesorabile nel carcere dell’Ucciardone, dove il bandito braccio destro di Salvatore Giuliano, recluso nella stessa cella con il padre, muore avvelenato nel ’54. In scena, tra gli altri, Rosy Enea e Costanza Licata (piano/percussioni, violino/canto).
Il 20 marzo, al teatro Orione, largo a “Il Gruppetto Show”, spettacolo varietà con gli strampalati personaggi “battezzati” sulle ribalte televisive di Zelig e di Maurizio Costanzo. In scena quattro attori e un corpo di ballo di dieci elementi. Testo e regia di Giuseppe Sorgi.
La comicità della “rivista” palermitana lascia il posto a memorie e suggestioni di “Il carteggio – Il viandante e la musica al crepuscolo degli dei”, adattato e diretto da Claudio Ambrosetti, in scena il 24 marzo all’Agricantus. Protagonisti, il filosofo Friedrich Nietzsche e il compositore Richard Wagner, “riletti” nel concentrato di inquietidini e furori del loro intenso rapporto epistolare, scandito e acceso da comuni visioni e poi feroci polemiche, tra genio e biografia, confronto sull’arte e rivalità privata, sulla china della grande cultura ottocentesca alle “forche” del secolo.
Al teatro “Al Convento” il 26 marzo debutta “Atto d’accusa”, di Angelo Vecchio, per la regia di Mario Pupella, con le musiche di “Al Madina”, parabola amara di una donna moglie e madre di mafiosi che sceglie di uscire dall’omertà e accusare il marito e il figlio. Il 31 marzo penultimo appuntamento in cartellone, al teatro Lelio, con “Silenzi”, tre storie, tre personaggi che ruotano attorno al tema della follia. Rielaborazione di due novelle di Luigi Pirandello, da un’idea di Paolo Enrico Bono, che ne cura anche la regia, e di Francesco Lo Dico e Deborah Pirrera, che ne hanno sviluppato il copione. Ultimo spettacolo il 1 aprile, al teatro Crystal con “Musiche e poesie di De Andrè”, a cura del Laboratorio Faber. In scena sei musicisti e tre voci, per un lungo omaggio all’artista genovese, evocato con i suoi brani più conosciuti e amati ma anche con le canzoni più “di nicchia”. Biglietti da 5 a 10 euro

 

nella foto: da sinistra, Claudio Ambrosetti; Paolo Enrico Bono; Antonio Ribisi La Spina; Giuseppe Battiloro; Daniele D’Agostino; Francesco Guadagna; Marco Pupella; il presidente della Provincia, Giovanni Avanti; Giuseppe Sorgi; il dirigente del settore Cultura della Provincia, Marianna Mirto; Gianni Nanfa; Daniela Melluso; Salvo Piparo; Mario Pupella

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