CONSIGLIO PROVINCIALE: CONTINUA LA DISCUSSIONE GENERALE SULLO STATUTO DELLA SOCIETA’ “ESCO “. PRESENTATI 78 EMENDAMENTI

Palermo, 12 febbraio 2009 – La bozza di Statuto della società consortile “Esco Energia Palermo”, la prima società che potrebbe nascere nel sud Italia per la produzione e gestione delle risorse energetiche locali e delle fonti rinnovabili, sarà sottoposta a 78 emendamenti all’esame del Consiglio (64 presentati da Antonio Marotta di Rifondazione comunista, 6 dalla Commissione Ambiente, 5 dal Pd e 3 dal Pdl) per provare a modificare il testo varato dalla Giunta Avanti. I lavori d’aula sono proseguiti con la discussione generale sullo Statuto, che non convince soprattutto i consiglieri delle forze di opposizione.
Così il capogruppo del Pd, Gaetano Lapunzina  ha avanzato come pregiudiziale prima del voto sullo Statuto, la presentazione in Consiglio del Piano energetico provinciale che fa riferimento alla nascita di un’Agenzia, organismo interno all’Amministrazione e non di una società consortile esterna all’Ente che prevede, per la costituzione, procedure del tutto diverse.
Luisa La Colla (Italia dei Valori), da parte sua, ha evidenziato la necessità della presentazione in Consiglio di un piano industriale  costi-benefici per l’analisi dei vantaggi e le spese per il personale che dovrà essere altamente specializzato.
Forti perplessità sono state avanzate anche da Antonio Marotta di Rifondazione comunista secondo il quale la società consortile, che ha una durata eccessivamente lunga (40 anni),  potrebbe diventare un “carrozzone” come gli Ato Rifiuti. Sulla stessa lunghezza d’onda Teresa Piccione (Pd) che ammonisce sulla possibilità di avventurarsi in situazioni eccessivamente dispendiose per un Ente virtuoso come la Provincia, in un periodo in cui i trasferimenti da Stato e Regione si vanno sempre riducendo. Anche  il suo compagno di partito Tommaso Calamia ha manifestato perplessità sull’economicità di un servizio che rischia di ricalcare il fallimento degli Ato Rifiuti.
E se dalla maggioranza il Presidente della Commissione Area Metropolitana Bartolo Di Salvo (Udc) si dice certo che la società potrà fornire un servizio energetico superiore a quello attuale, Giovanni Salerno (Mpa) è d’accordo per alcune modifiche dello Statuto affinchè si abbia certezza sull’utilizzo delle somme, evitando, in ogni caso, di creare la possibilità di clientelismi. La discussione generale si concluderà in Consiglio riconvocato dal Vice Presidente Enzo Briganò per il 16 febbraio  alle 11.