Palermo, 11 febbraio 2009 Un Ordine del giorno in memoria delle vittime delle foibe titine e di tutte le persecuzioni è stato approvato allunanimità nel corso dellultima seduta del Consiglio provinciale, ieri a Palazzo Belvedere, sotto la presidenza di Marcello Tricoli. Il documento è stato elaborato dalla conferenza dei capigruppo, sulla scorta di una proposta avanzata dai consiglieri del gruppo An verso il Pdl: Vincenzo Di Trapani, Antonio Rini, Marcello Mauro Di Vita, Marcello Tricoli.
Il Consiglio si legge nellOrdine del giorno chiede al presidente della Provincia, Giovanni Avanti di organizzare iniziative mirate a celebrare la ricorrenza del 10 febbraio, in memoria di tutte le vittime delle discriminazioni volute dai regimi totalitari.
La nostra iniziativa – spiega Rini nasce dalla semplice constatazione che la legge 92 del 30 marzo 2004, che ha istituito il Giorno del ricordo come ricorrenza nazionale, di fatto è rimasta spesso disattesa. La storia recente del nostro paese è segnata da tante tragedie, tra cui quella dellesodo di oltre 300mila istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, delleccidio delle foibe ad opera dei partigiani jugoslavi, e in genere della complessa e sofferta questione del confine orientale. La memoria è una risorsa fondamentale, da preservare e alimentare.
Sullargomento sono intervenuti in aula anche i consiglieri Gaetano Lapunzina (capogruppo Pd), Luisa La Colla (Idv), Luigi Vallone (capogruppo Udc).
Il Consiglio si legge nellOrdine del giorno chiede al presidente della Provincia, Giovanni Avanti di organizzare iniziative mirate a celebrare la ricorrenza del 10 febbraio, in memoria di tutte le vittime delle discriminazioni volute dai regimi totalitari.
La nostra iniziativa – spiega Rini nasce dalla semplice constatazione che la legge 92 del 30 marzo 2004, che ha istituito il Giorno del ricordo come ricorrenza nazionale, di fatto è rimasta spesso disattesa. La storia recente del nostro paese è segnata da tante tragedie, tra cui quella dellesodo di oltre 300mila istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, delleccidio delle foibe ad opera dei partigiani jugoslavi, e in genere della complessa e sofferta questione del confine orientale. La memoria è una risorsa fondamentale, da preservare e alimentare.
Sullargomento sono intervenuti in aula anche i consiglieri Gaetano Lapunzina (capogruppo Pd), Luisa La Colla (Idv), Luigi Vallone (capogruppo Udc).