CONSIGLIO PROVINCIALE: AVVIATA LA DISCUSSIONE GENERALE SULLA SOCIETA’ CONSORTILE “ESCO”. NOMINATI I 4 SOSTITUTI PER LE COMMISSIONI ELETTORALI CIRCONDARIALI

Palermo, 11 febbraio 2009 – Avviata la discussione generale sullo Statuto della Società consortile e mutualistica a responsabilità limitata “Esco Energy Palermo”, ieri in Consiglio provinciale. Presente in aula il capo dell’Amministrazione, Giovanni Avanti, che – con l’assessore all’Ambiente, Vito Di Marco – ha illustrato all’assemblea le regole e le finalità che presiederanno alla costituzione della Società, rispondendo alle osservazioni dei consiglieri.
La discussione, iniziata con la relazione tecnica dell’ingegnere Salvatore Pampalone, prende le mosse dalla delibera approvata in Giunta lo scorso dicembre, in cui l’Esecutivo proponeva al Consiglio uno schema di Statuto della Società.
Attività principale di “Esco” – secondo l’articolo 2 del decreto legislativo 115 del 2008 – è la gestione e la produzione dell’energia, con un’attenzione particolare all’efficienza energetica, all’uso delle risorse energetiche locali e delle fonti rinnovabili, il tutto beneficiando dei 25 milioni di euro stanziati dalla Finanziaria 2009. La società svolgerà attività di pianificazione energetica, ricerca, informazione e orientamento a favore dei consumatori, 
“La Provincia – ha spiegato Avanti – intende dare seguito al decreto legislativo 115, che di fatto introduce una riorganizzazione del settore della gestione dell’energia. La società Esco sarebbe la prima società di questo tipo nel sud Italia, dotata di una vantaggiosa autonomia finanziaria. Sostanzialmente la società consortile potrà reperire fondi utilizzando vari canali di finanziamento, per realizzare progetti di ristrutturazione energetica, opere di edilizia bioclimatica, impianti per la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili, ad esempio nei plessi scolastici e negli edifici di proprietà della Provincia. Così si determinerebbe un risparmio dei costi energetici a carico dell’Ente, che contribuirebbe anche ad ammortizzare i tagli nelle risorse economiche trasferite da Stato e Regioni. La formula della società consortile Esco – ha spiegato ancora Avanti – snellisce procedure e spese, favorisce il rispetto e la tutela dell’ambiente riducendo le emissioni di anidride carbonica, produce guadagno in termini di risparmio energetico”.
Critica la posizione del consigliere Gaetano Lapunzina (capogruppo del Pd): “Nel Piano Energetico provinciale del 2005 si faceva riferimento alla nascita di un’Agenzia per l’energia. Oggi, invece, si parla di istituire una società consortile. Ma i due organismi sono diversi. L’Agenzia è un organismo interno all’Amministrazione, espressione diretta di quest’ultima, mentre la società è esterna all’Ente. Non solo. Nel caso in cui a quest’ultima venga affidato un servizio pubblico di competenza di una Pubblica Amministrazione bisogna seguire le procedure sancite dagli articoli 112 e 113 del Testo Unico degli Enti Locali, che prevedono una gara con evidenza pubblica nel caso in cui la società sia a capitale interamente privato o misto pubblico/privato, o, in alternativa, l’obbligo di un controllo diretto dell’Ente sulla società, se questa è a capitale pubblico, così come accade per le agenzie. A questo proposito – ha aggiunto Lapunzina – basta considerare le esperienze amministrative di alcuni comuni del Padovano e del Vicentino, che ha hanno già istituito società Esco secondo queste procedure”.
“La strada che abbiamo seguito – ha risposto Avanti – è legittima, in quanto fa riferimento alla facoltà che hanno gli Enti pubblici di costituire o individuare società alle quali affidare servizi di verifica, monitoraggio ed interventi diretti finalizzati alla riduzione dei costi di acquisto dell’energia”.
A chiarire lo status giuridico di agenzie e società consortili è stato poi il segretario generale, Salvatore Currao, che ha sottolineato la natura di “società di scopo” di Esco, esattamente come le agenzie. La natura “consortile”, inoltre, fa riferimento alla presenza di soggetti pubblici, propria del consorzio, tanto che – nel caso in cui uno o più soggetti privati chiedano di associarsi – qualsiasi nuovo ingresso sarà vincolato al vaglio e all’approvazione del Consiglio provinciale.
“Prima di affrontare una votazione – ha detto il consigliere Luisa La Colla (Idv) – chiediamo che venga presentato un piano di costi e benefici della società, per chiarire i vantaggi e le ripercussioni finanziari che potrebbero esserci per la Provincia e per gli altri soci.
“La votazione sulla nascita di Esco – ha dichiarato il presidente del Consiglio, Marcello Tricoli – è il primo atto importante al quale è chiamata l’assemblea. ‘Esco’ sarà un valido strumento per lo sviluppo del territorio, anche a beneficio delle Municipalità più piccole, che nell’ambito di una società consortile, saranno più forti e più tutelate. Il Consiglio avvierà da subito un controllo scrupoloso sulla società ed eserciterà in pieno le proprie prerogative nei confronti del nuovo organismo”.
Favorevoli anche gli interventi dei consiglieri Vincenzo Lo Meo (capogruppo Pdl) e Luigi Vallone (capogruppo Udc). “Esco è uno strumento – ha dichiarato il primo – e come tale la sua validità dipende da come sarà gestito e dai risultati che riuscirà ad ottenere”.
“La nuova società – ha spiegato Vallone – costituirà un valido sostegno per tante piccole amministrazioni locali, che in alcuni casi hanno dato autorizzazioni per la realizzazioni di impianti energetici ‘accontentandosi’ della prima offerta ricevuta in termini di royalties sulla produzione. Ma poi le società che gestiscono gli impianti, per accordi già stipulati con l’Enel, che prevedono il pagamento di somme di denaro a favore dei privati che non sovraccaricano la rete di distribuzione elettrica, hanno spesso bloccato le nuove strutture. E’ necessario quindi incentivare i piccoli Comuni ad associarsi ad Esco per evitare che queste situazioni paradossali possono perpetuarsi nel tempo”.
Domani, 12 febbraio – in concomitanza con la nuova seduta del Consiglio, convocata per le 10.30 – si concluderà la discussione generale su “Esco” e scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti allo Statuto della società. Quindi toccherà al collegio dei revisori dei conti pronunciarsi sugli emendamenti, accogliendoli o rigettandoli.
Nel corso della seduta di ieri sera, infine, sono stati nominati 4 nuovi componenti delle commissioni elettorali circondariali VI, VIII e XVII di Palermo e della IV sottocommissione di Termini Imerese, che hanno il compito di assistere gli uffici elettorali circondariali nella gestione della “macchina” elettorale.  I nuovi componenti sono: Antonino Vitrano (VI), Gianfranco Romeo (VIII), Salvatore Tranello (XVII), Rosario Ignotti (IV).