Palermo 21 novembre 2008 – Solo 2 comuni della provincia di Palermo, su 82 complessivi, hanno chiesto ed ottenuto per il 2009 il riconoscimento di centri ad economia prevalentemente turistica o di città darte, mentre solo in 6 hanno presentato listanza e attendono la conclusione delliter amministrativo. Il dato è emerso stamane a palazzo Comitini, nel corso della conferenza dei sindaci convocata su questo specifico tema dal Presidente Giovanni Avanti e dallassessore alle attività produttive Dario Falzone, e al quale hanno anche partecipato due funzionari dellassessorato regionale alla cooperazione.
Un incontro che lamministrazione provinciale ha voluto convocare per fare il punto della situazione e mettere al corrente i comuni sul percorso da intraprendere per aderire a questa opportunità offerta dallassessorato regionale alla Cooperazione, in base alla legge 28 del 1999, e che permette di individuare i comuni nei quali gli esercenti possono derogare agli ordinari orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali. Il 31 dicembre scadono infatti i termini per richiedere ladesione. Abbiamo ritenuto come ente di coordinamento territoriale sottolinea il Presidente Avanti di intervenire per sollecitare o ricordare ai comuni interessati di attivare le procedure per ottenere il riconoscimento. Questo nel quadro di un ruolo di servizio del nostro ente, ma anche nellambito di un programma di sostegno che la Provincia sta disegnando per lo sviluppo turistico degli 82 comuni.
I requisiti necessari per la concessione sono la presenza nel comune di beni culturali o ambientali o zone balneari, operatività nei giorni festivi di enti o strutture mussali,artistiche, culturali, ricreative o di svago, edifici di culto o religiosi che possono attirare un rilevante flusso di visitatori, e la riserva nel bilancio comunale di una quota destinata allattività turistica. La richiesta deve essere inoltrata dal sindaco, con la delibera del consiglio comunale, sentite le associazioni di categoria e i sindacati.
I requisiti necessari per la concessione sono la presenza nel comune di beni culturali o ambientali o zone balneari, operatività nei giorni festivi di enti o strutture mussali,artistiche, culturali, ricreative o di svago, edifici di culto o religiosi che possono attirare un rilevante flusso di visitatori, e la riserva nel bilancio comunale di una quota destinata allattività turistica. La richiesta deve essere inoltrata dal sindaco, con la delibera del consiglio comunale, sentite le associazioni di categoria e i sindacati.