IL SATELLITE PER COMBATTERE GLI INCENDI: LA PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA ATTIVA UN SISTEMA DI MONITORAGGIO CON EUMETASAT DALLA SALA OPERATIVA DI VIA SAN LORENZO

Palermo, 28 luglio 2008 –  Gli “occhi elettronici” del  sofisticato satellite Eumetsat a monitorare di continuo il territorio provinciale per consentire alla Protezione Civile della Provincia di individuare sul nascere anche il più piccolo focolaio di incendio. Un sistema che entra nella sua fase operativa in via sperimentale nella prima decade  di agosto e che verrà progressivamente  sviluppato ed adattato alle caratteristiche del territorio. Grazie alla convenzione con il ministero della Difesa, direzione generale delle telecomunicazioni, informatica e tecnologie avanzate, la Sala Operativa della Protezione Civile provinciale ospitata nel Centro Direzionale di San Lorenzo riceve in tempo reale la grande quantità di dati trasmessi dal sofisticato satellite geostazionario Eumetsat MSG (Meteosat Second Generation). Dal satellite, costruito e messo in orbita dall’ESA (Ente Spaziale Europeo), posto a circa 36 mila chilometri di altezza, vengono ricevuti dati sulle condizioni meteorologiche, (elaborati attraverso un sofisticato algoritmo messo a disposizione dall’Università della Basilicata e dal C.N.R. di Potenza), l’evoluzione di situazioni di maltempo, indici di umidità, valori dell’ozono e molte altre informazioni fra le quali quelle che consentono di individuare gli incendi. Il satellite sorveglia in modo continuo ogni porzione del territorio, con aggiornamenti ogni 15 minuti e la possibilità di ricostruire in ogni momento le variazioni delle condizioni del suolo nelle precedenti due ore. In pratica l’occhio del satellite posto a 36 mila chilometri di altezza, potrà segnalare qualunque focolaio di incendio a pochi minuti dall’inizio.
“L’accesso al sistema Eumetsat di seconda generazione – sottolinea il Presidente della Provincia, Giovanni Avanti – è un ulteriore passo avanti per dotare la nostra sala operativa di Protezione Civile delle più sofisticate tecnologie per rendere più efficaci gli interventi sia nella lotta agli incendi sia per tutte le altre calamità naturali. Unire i tradizionali sistemi, vale a dire i nostri cantonieri, il personale della Protezione Civile e della Polizia Provinciale, i Comuni, alle tecnologie informatiche è il modo migliore per rendere la macchina della Protezione Civile sempre più efficace”
L’obiettivo finale del sistema di controllo tramite i satelliti è quello di riuscire a intervenire prima che i roghi diventino di vaste proporzioni in modo da limitare al minimo i danni al patrimonio boschivo e in primo luogo i rischi per la popolazione. Il  monitoraggio con il Telerilevamento satrellitare  si completa con l’attività di riscontro sul territorio attraverso una convenzione con un’Associazione di Volontariato che provvederà a sorvolare la zona dell’incendio appena segnalato con aerei “ultraleggeri” in modo da indicare in modo ancora più dettagliato estensione e gravità del fronte rendendo ancora più mirato l’intervento delle squadre di emergenza. Naturalmente la Centrale Operativa allerterà in tempo reale Vigili del Fuoco, Forestale e in caso di necessità il “118”, altre forze dell’ordine e la Protezione Civile Nazionale responsabile del coordinamento dei Canadair. Anche se, come detto, l’obiettivo di questo sistema è proprio quello di soffocare sul nascere ogni focolaio di incendio prima che l’intervento aereo diventi necessario.
“Si tratta di un piano – aggiunge Avanti – che servirà anche come deterrente contro i criminali che attentano al nostro patrimonio naturale ma anche alla vita dei cittadini per portare avanti i loro affari illeciti. Individuare i primi focolai di un rogo doloso, infatti, oltre a vanificare il tentativo criminoso di distruggere verde e foreste, renderà più semplice riuscire a individuare i piromani e magari a coglierli in flagrante”.
Il sistema di monitoraggio e pronto intervento non servirà, naturalmente, solo per la lotta contro i piromani ma svolgerà, una volta  a regime,  una sistematica azione di monitoraggio anche sulla situazione idrogeologica per prevenire o limitare gli effetti di frane e allagamenti e avranno un ruolo primario anche in caso di emergenze sismiche, eventi meteorologici eccezionali e nel piano invernale di “emergenza neve”.