“LE REGOLE DEL GIOCO” , DALLO STADIO AI BANCHI DI SCUOLA: ZACCARDO E CAVANI INCONTRANO GLI STUDENTI DEL “MARCO POLO”

Palermo, 31 gennaio 2007 – Il doping, la violenza negli stadi, l’emozione di una convocazione in nazionale, le scelte degli arbitri, la moviola in campo e il terzo tempo: sono i temi che gli alunni dell’Istituto tecnico per il Turismo “Marco Polo” hanno affrontato con Christian Zaccardo e Edinson Cavani. L’incontro, al quale hanno partecipato il presidente della commissione provinciale allo Sport, Marcello Tricoli, e il presidente del Comitato di Palermo della Figc-Settore Giovanile e Scolastico Lega Nazionale Dilettanti, Stefano Saitta (che ha moderato il dibattito), rientra fra quelli organizzati dalla Provincia nell’ambito della convenzione siglata dal Presidente Francesco Musotto e da quello del Palermo, Maurizio Zamparini. “L’impegno a fianco del Palermo – sottolinea il Presidente Musotto – nasce dalla convinzione che lo sport è innanzitutto scuola di vita e che i valori di una sana competizione devono accompagnare i più giovani nel loro percorso di crescita. Grazie a questa collaborazione, che si rinnova da diversi anni, abbiamo cercato di trasmettere alle nuove generazioni messaggi educativi che, attraverso l’immagine dei giocatori, possono arrivare più efficacemente a destinazione. Un impegno che si rinnova anche quest’anno e che speriamo possa continuare in futuro”.
“Questi incontri – ha detto Tricoli in apertura – sono un momento importante perché permettono di affrontare con i giovani temi che ci stanno a cuore. Grazie a queste iniziative speriamo di far comprendere che il rispetto delle regole significa anche rispetto verso gli altri”. Il riferimento all’ultima partita contro la Roma e le polemiche seguenti introducono il dibattito. Risponde Zaccardo: “Capita che gli arbitri sbaglino, capita che in campo ci si arrabbi e non dovrebbe accadere. Ma oggi il calcio è esasperato”. Cavani parla poco ma è d’accordo sul fatto che “i comportamenti in campo possono influire su quelli dei tifosi, dovremmo tutti fare più attenzione ai nostri gesti”.
La moviola e il terzo tempo sono gli argomenti successivi. “Potrebbe essere utile iniziare a utilizzare i sensori sulla riga di porta – dice Zaccardo – , per verificare quando la palla sia effettivamente in rete. La moviola in campo invece è difficile da applicare: spesso ci sono situazioni di dubbia interpretazione, la moviola non servirebbe a nulla. Il terzo tempo? L’Italia non è pronta, deve prima cambiare la cultura dello sport”. E a un anno dal tragico derby di Catania, durante il quale perse la vita l’ispettore Filippo Raciti, Zaccardo ha aggiunto: “Ero in campo quella sera, è stata dura, la voglia di non giocare è stata forte. Servono provvedimenti, affinché le famiglie possano andare allo stadio, come accade in tanti altri Paesi”.
Gli studenti chiedono anche se e come è cambiato il calcio dopo “Calciopoli”, risponde ancora il difensore rosanero: “Spero che qualcosa sia cambiato, anche se è ancora forte il divario fra le grandi società e quelle più piccole. L’aspetto economico conta e non poco, basta guardare i diritti televisivi che vengono riconosciuti”.
Sul doping, Cavani dice “giusto incrementare i controlli, lo sport deve essere pulito” e Zaccardo aggiunge “oggi ci sono più controlli e grazie a questo credo che il fenomeno sia meno diffuso”.
La convocazione in nazionale e le emozioni che ne derivano: “Per me – ha detto Cavani – il calcio non è solo un lavoro ma una passione. Sono stato per tanti anni nelle giovanili dell’Uruguay ed è motivo d’orgoglio indossare quella maglia. Aspetto con molta curiosità di entrare in prima squadra”. Il campione del mondo Zaccardo aggiunge: “la nazionale credo sia il sogno di ogni giocatore, per me vivere l’esperienza dei mondiali è stato la sua realizzazione”.
Ancora il difensore, prima dei consueti autografi e delle foto, ha risposto ad una domanda sull’assenza dell’ex capitano, Eugenio Corini. “La sua mancanza si sente tanto, soprattutto sotto il profilo umano. Lui è una bandiera, un grande uomo. Spero tanto che il prossimo anno possa tornare a Palermo”.