PREMIO “ANNALENA TONELLI” – L’ITCG DI VINCENTI DI BISACQUINO VINCE LA TERZA EDIZIONE


Palermo, 22 gennaio 2008 – Il territorio del Corleonese studiato nelle sue dinamiche e nei suoi mutamenti sociali, dal dopoguerra ad oggi. Con testimonianze, ricostruzioni storiche, con le speranze di tre generazioni. Tra riscatto sociale e arretratezza civile, voglia di sviluppo e cultura dello “status quo”.   
Non è l’ultimo lavoro di un’autorevole equipe di sociologi, ma il risultato di un anno di studio e di ricerca condotti dagli alunni dell’I.t.c.g. “Don Calogero Di Vincenti” di Bisacquino, vincitori della terza edizione del premio-borsa di studio “Annalena Tonelli”, istituito dall’assessorato ai Diritti Umani e civili della Provincia regionale di Palermo e dedicato alla missionaria laica uccisa in Somalia nel 2003, dopo 30 anni di attività nel campo del volontariato a fianco delle popolazioni dell’Africa centrale, in prima linea per fronteggiare l’emergenza Aids e la barbara usanza delle mutilazioni genitali alle bambine.
Il lavoro degli studenti – un cd con testi, immagini, mappe, la ricostruzione di itinerari storici e scenari contemporanei, è stato presentato nell’aula magna della sede centrale dell’Istituto, in via Salerno, a Bisacquino. Con il sindaco di Bisacquino Filippo Contorno, l’assessore Giuseppe Colca, il dirigente scolastico Biagio Bonanno, i docenti e gli esperti che hanno seguito i ragazzi (Rosa Crapisi, Salvatore Sortino, Giuseppe Ferina, Girolamo Trapani, Giuseppe Governali, Gaspare Armato), i 24 studenti che hanno lavorato al progetto. Il lavoro si è concentrato sui comuni di Corleone, Bisacquino e Chiusa Sclafani. “Oggi – spiega l’assessore ai Diritti Umani e civili, Giuseppe Colca – presentiamo i risultati della monumentale ricerca realizzata dagli studenti di Bisacquino, che hanno indagato le realtà più disparate del loro territorio, dalla dimensione familiare a quella del lavoro e della scuola, nel periodo compreso tra il ’46 e i giorni nostri, compiendo così un percorso didattico-educativo completo e articolato”.
La III edizione del Premio, bandita nel 2006 per assegnare due borse di studio da 7000 euro per ciascuna scuola vincitrice, si rivolgeva a tutti gli studenti delle quarte e quinte classi di 64 scuole superiori del capoluogo e della provincia, che nel corso dell’anno scolastico 2006-2007 erano chiamati a realizzare un progetto multidisciplinare: tema conduttore, la tutela dei diritti civili nei 60 anni di vita repubblicana, sulla scorta della ricorrenza del 60° anniversario del Referendum istituzionale del 2 giugno ’46. In questa direzione l’iniziativa di Palazzo Comitini aveva ricevuto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica italiana. 
Due le direttive seguite dai ragazzi: la ricerca storica, su atti e documenti d’epoca, e le interviste incrociate realizzate in collaborazione con i Servizi sociali municipali, i consultori delle Asl e gli uffici per l’impiego.  
Il fondo assegnato alla scuola è stato impiegato in parte per finanziare la ricerca e in parte per organizzare un viaggio d’istruzione a Roma: qui i ragazzi hanno visitato i luoghi e le sedi istituzionali della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, a Montecitorio, al Quirinale.