LE DONNE DELLA PROVINCIA DI PALERMO PUNTANO AL LAVORO DIPENDENTE

Palermo 21 dicembre 2007 – Oltre il 50 per cento delle donne sono disoccupate e aspirano a un lavoro dipendente. Poche vorrebbero avviare un’attività autonoma, ma oltre a non disporre delle risorse necessarie per entrare nel settore produttivo, non conoscono le leggi che regolano la creazione d’impresa e la richiesta di finanziamento. E’ il risultato dell’indagine presentata il 20 dicembre al centro direzionale della Provincia di via San Lorenzo durante il convegno “Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro”, ultimo atto del progetto “Donne al Lavoro” diretto da Vito Patanella e realizzato in partenariato dall’assessorato provinciale Politiche sociali, Project (ente capofila) e Medi@zioni. Il finanziamento è arrivato dall’assessorato regionale alla Formazione, con il ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, grazie al Fondo sociale europeo.
I dati raccolti nel territorio della provincia di Palermo, attraverso la somministrazione di un questionario, si riferiscono ad un campione di donne disoccupate, occupate, aspiranti imprenditrici, neo-imprenditrici, e ad aziende che operano nel settore terziario. L’indagine mostra l’inclinazione delle donne verso il lavoro dipendente, ma anche l’alto livello d’istruzione del campione intervistato, soprattutto nella fascia d’età più giovane, e la preferenza per il lavoro a tempo pieno. Sul fronte delle unità produttive, l’indagine si è concentrata verso le aziende che operano nel settore terziario, in particolare nel commercio e nei servizi alle imprese, ed ha rilevato che più del 50 per cento delle figure richieste sono figure operative con un livello di specializzazione principalmente nel settore informatico, seguito poi da quello delle vendite e dei servizi alberghieri. Un particolare bisogno di formazione da parte delle aziende emerge nell’area dell’aggiornamento e della formazione di base (lingue straniere e informatica) e nella formazione tecnica.
All’incontro hanno partecipato anche l’assessore alle Politiche sociali, Giovanni Mammana, il direttore del progetto, Vito Patanella, l’amministratore dell’ente capofila Project, Roberto Genova, la coordinatrice regionale donne Cisl, Daniela De Luca e il presidente dell’associazione donne imprenditrici della Confartigianato, Irene Sorrente.    
«Le donne – spiega l’assessore Mammana, – possiedono grandi abilità che consentono a ognuna di portare avanti qualsiasi impegno con successo, ma l’indagine conferma che per farlo devono contare su un forte sostegno sociale, culturale e professionale. Le istituzioni hanno l’obbligo di mettere la donna nelle condizioni di affermarsi in ogni circuito sociale e, in quest’ottica, la Provincia continuerà a sostenerle attraverso percorsi formativi e informativi utili a eliminare qualsiasi forma di discriminazione».
«Quando abbiamo avviato il progetto – aggiunge Patanella – ci è sembrato strano ritrovarci tutti uomini a parlare di pari opportunità per le donne. Con il passare del tempo ci siamo resi conto che l’universo femminile è ancora poco conosciuto e tutelato, per questo motivo, adesso, dobbiamo parlare di maggiori opportunità e non di pari opportunità».
«Attraverso “Donne al Lavoro” – afferma Genova – abbiamo avviato un percorso di formazione e riqualificazione professionale che aiuterà le donne a concorrere all’inserimento in nuove realtà lavorative dipendenti o autonome. Anche se il posto fisso riscuote ancora maggiori preferenze, non dobbiamo sottovalutare la presenza di donne che hanno grande voglia di mettersi in gioco e fare impresa».
Il convegno è nato come momento finale del progetto “Donne al Lavoro” che in due anni ha realizzato una serie di attività di ricerca, informazione e formazione rivolte a disoccupate, occupate, aspiranti imprenditrici, neo-imprenditrici, operatori della pubblica amministrazione e aziende. Oltre all’attivazione di corsi gratuiti per conseguire la patente europea del computer, azione di punta del progetto è stata la realizzazione di un corso finalizzato al rilascio della nuova qualifica professionale di consulente commerciale per il web. Da segnalare lo stage effettuato dalle corsiste presso il centro commerciale Etnapolis, dove hanno simulato vendite e informato i titolari dei negozi sulle modalità di accesso al commercio elettronico. Un ruolo di fondamentale importanza è stato ricoperto dai dipendenti dell’assessorato provinciale Politiche sociali che, dopo un periodo di formazione, coordinato da Simona Borroni, hanno acquisito la qualifica di “Operatore delle pari opportunità” e affiancato lo staff di Medi@zioni nella gestione di due sportelli informativi aperti dalla Provincia al centro direzionale di via San Lorenzo e in via Maqueda, 249 per assistere donne in disagio occupazionale, lavoratrici dipendenti, aspiranti imprenditrici.