TAGLI ALLA SANITA’ REGIONALE – PERPLESSITA’ DEL PRESIDENTE MUSOTTO E DEL VICE PRESIDENTE VERNUCCIO SUI LAVORI DEL TAVOLO DI COORDINAMENTO

Palermo, 17 dicembre 2007 – “Non è ammissibile che nei centri dell’interno della provincia si possa soltanto morire ma non si possa più nascere”. E’ il commento del presidente della Provincia, Francesco Musotto, sui lavori del “Coordinamento tecnico provinciale per il Piano di contenimento del Servizio Sanitario Regionale”. In pratica si tratta di un tavolo di lavoro costituito su iniziativa dell’assessore regionale alla Sanità e del quale fanno parte i manager di tutte le strutture sanitarie pubbliche e l’Aiop, il presidente della conferenza dei sindaci della provincia e il vicepresidente della Provincia, Nicola Vernuccio, delegato da Musotto.
“Non possiamo che esprimere il nostro profondo disagio e la nostra perplessità – sottolinea Musotto – sui lavori di questo organismo”. “La discussione – spiega Vernuccio – si è svolta esclusivamente dal punto di vista tecnico, dei freddi numeri e dei freddi parametri dettati dal Governo nazionale. Fermo restando che siamo perfettamente d’accordo sulla necessità di risanare la sanità siciliana e ridurre le spese, non si possono affrontare questi argomenti solo dal punto di vista tecnico ma anche politico. Cosa che non è accaduta nelle uniche due riunioni che si sono svolte, peraltro troppo poche per affrontare seriamente tutti i temi sul tappeto e in particolare i disagi dei cittadini delle aree interne già seriamente penalizzati dalla lontanza geografica dai grossi centri”.
“Grazie anche alla nostra aspra opposizione – rivela Vernuccio – non è passata la decisione di chiudere il reparto di Ginecologia del presidio di Corleone, chiusura motivata dal fatto che non si raggiunge la quota di 400 parti all’anno. Non si può dimenticare che in molte realtà gli ospedali sono uno dei simboli della presenza dello Stato. Non si può discutere di argomenti di questa rilevanza solo con la calcolatrice in mano”.
Il piano delineato dall’assessorato alla Sanità delinea due distretti: Petralia-Termini Imerese e Partinico-Corleone. “Ci siamo ritrovati unica istituzione pubblica – continua Vernuccio – a difendere tutta l’area interna della provincia che rischia di essere profondamente discriminata da questa situazione”.
“Se questo Coordinamento che ha concluso così velocemente i suoi lavori – aggiunge Vernuccio – serviva alla Regione solo per avere una superficiale copertura politica da parte delle autorità locali, noi non possiamo che ribadire il nostro profondo disagio. Il confronto su questi temi deve essere approfondito e avvenire a livello politico, senza nulla togliere alla elevata competenza professionale dei tecnici dell’assessorato regionale e dei manager. Si tratta di delineare le politiche sanitarie della regione e questo lo si fa ai massimi livelli politici. La Provincia, come unica istituzione pubblica presente ha fatto il massimo sforzo per salvaguardare realtà sanitarie vitali per il territorio. Auspichiamo che se il confronto non potrà continuare i nostri rilievi siano pienamente accolti dalla Regione”.