IL FUTURO CHE VORREI: GLI STUDENTI STRANIERI DELL’I.T.T. “MARCO POLO” DI PALERMO INTERPRETANO L’INTEGRAZIONE NEL VIDEO REALIZZATO PER LE GIORNATE INTERCULTURALI

Palermo, 29 novembre 2007 – Un appello per sensibilizzare istituzioni e cittadini sul tema del diritto alla cittadinanza. E’ il contenuto del documento sottoscritto dagli studenti di origine straniera che frequentano l’Istituto per il turismo “Marco Polo” di Palermo, figli di immigrati nati all’estero che vivono a Palermo dalla primissima infanzia e che proprio in quanto “palermitani” d’adozione rivendicano la cittadinanza italiana e la sua “spendibilità” sul piano civile e nel mondo del lavoro. I ragazzi – di origine cingalese, marocchina, tedesca, georgiana, mauritiani, ivoriana – saranno i protagonisti del sesto appuntamento delle “Giornate Interculturali”, l’iniziativa avviata dalla Provincia in dieci tappe per promuovere l’integrazione tra i banchi.
Il 30 novembre, a partire dalle 9, nella sede del “Marco Polo” di via La Malfa 113, verranno presentati i risultati dei 2 laboratori avviati in primavera con il coinvolgimento di 21 alunni. 
Nel primo i giovani hanno studiato e tradotto le poesie del senegalese Lèopold Sedar Senghor, del marocchino Tahar Ben Jelloun, dell’americano Walt Whitman e del dissidente turco Nazim Hikmet. Nel secondo è stato realizzato un video di 8 minuti, “Isole” dedicato al tema dell’isolitudine, condiviso da gran parte dei ragazzi dell’istituto.
Nel video, diretto da Ruggiero Di Maggio, gli studenti stranieri raccontano la storia della loro famiglia e l’esperienza in patria, l’arrivo a Palermo, le aspettative per il futuro.
Al termine della presentazione, “merenda” multietnica a base di dolci tipici del Marocco, dello Sri Lanka e della Georgia.
I due laboratori sono stati guidati dalle docenti Maria Rita D’Ippolito, Maria Rita Giglio e Caterina Sapienza. Le “Giornate Interculturali” sono coordinate dal capo dell’Ufficio di Gabinetto della Provincia, Anna Maria Mirto, e da Halima Hadir, consulente della Provincia per i rapporti con i paesi dell’area mediterranea.