Palermo 26 novembre 2007 – Entra nella fase operativa la nuova gestione del servizio idrico in provincia di Palermo. Sono già 28 i comuni che dipendono dal nuovo gestore “Acque potabili siciliane”, che ha presentato all’assemblea dei sindaci dell’Ato di Palermo la carta dei servizi e l’articolazione tariffaria. L’incontro, presieduto dall’assessore provinciale alle risorse idriche Raffaele Loddo, si è svolto presso il centro direzionale della Provincia in via San Lorenzo. L’amministratore delegato di Acque potabili siciliane Lorenzo Serra e il responsabile area clienti Mario Motta hanno illustrato le modalità che legheranno la società e gli utenti. La carta dei servizi prevede modi e tempi attraverso i quali i cittadini possono rivolgersi alla società per forniture, allacciamenti, disservizi, reclami o altro. Disponibile anche il sito internet e un numero verde. La presenza territoriale avverrà attraverso 5 aree operative, ciascuna con una sede principale e una secondaria, con un totale quindi di 10 uffici, cinque dei quali già attivati provvisoriamente a Bompietro, Casteldaccia, Balestrate,Marineo e Alia. Sul fronte tariffario, la quota che si pagherà in bolletta è ripartita per il 56% come servizio acquedotto, il 12% per servizio fognature e il 32% per il servizio depurazione. Due le tariffe previste per i consumi domestici dei residenti: la tariffa agevolata per consumi fino a 80 metri cubi annui e la tariffa base da 80 a 140 metri cubi. Per i non residenti si applica una tariffa base da 0 a 140 metri cubi. “Oggi in provincia di Palermo – ha sottolineato l’assessore Loddo – abbiamo 82 tariffe diverse. Entro sette anni entreremo a regime con una tariffa unica per tutti, comprensiva della quota degli investimenti che saranno fatti in questi anni per migliorare gli impianti e quindi la qualità del servizio”. Per arrivare ad una graduale applicazione delle tariffe, Acque potabili siciliane ha suddiviso gli 82 comuni in cinque blocchi, partendo dal primo dove sono inseriti i 23 comuni con le tariffe più basse, fino al quinto dove si trovano i 13 comuni con le tariffe più alte, avendo sempre come riferimento la tariffa media di 1,30 euro a metro cubo prevista in sede di aggiudicazione del servizio. Per ciascuno dei blocchi è stata calcolata una tariffa media che va da 0,643 centesimi a metro cubo per il primo blocco, a 0,847 per il secondo,1,052 euro per il terzo, 1,30 per il quarto, fino al quinto con una tariffa media di 1,674 euro. “Viene confermato – aggiunge Loddo – che i cittadini non subiranno alcun particolare aggravio, ed anzi in molti casi il costo delle bollette sarà inferiore a quello attuale. Nei 61 comuni delle prime tre fasce, per un consumo annuo fino a 140 metri cubi, i cittadini pagheranno una cifra che non sarà superiore ai 100 euro annui. Va considerato che nel costo medio per ciascun blocco è prevista una quota per gli investimenti, per il servizio fognario, di depurazione e per l’ammortamento mutui dei comuni”.
Insieme alla carta dei servizi e al piano tariffario sono stati presentati anche il bilancio di previsione 2008 e il pluriennale 2008-2010, il piano di interventi strutturali previsti fino al 2010, e sono stati presentate le candidature per la nomina del collegio dei revisori dei conti dell’Ato che sarà composto da una terna designata dal Presidente .
Nei prossimi giorni i comuni faranno pervenire le loro osservazioni e poi il prossimo 6 dicembre l’assemblea dei sindaci tornerà a riunirsi per deliberare su tutti questi punti.
Insieme alla carta dei servizi e al piano tariffario sono stati presentati anche il bilancio di previsione 2008 e il pluriennale 2008-2010, il piano di interventi strutturali previsti fino al 2010, e sono stati presentate le candidature per la nomina del collegio dei revisori dei conti dell’Ato che sarà composto da una terna designata dal Presidente .
Nei prossimi giorni i comuni faranno pervenire le loro osservazioni e poi il prossimo 6 dicembre l’assemblea dei sindaci tornerà a riunirsi per deliberare su tutti questi punti.