Palermo, 21 agosto 2007 – Tredici siti storici e opere d’arte che rinascono. Dodici comuni del territorio che recuperano parte del loro patrimonio monumentale e si ripresentano a residenti e visitatori con nuovi tesori da mostrare e valorizzare.
Grazie ad una serie di convenzioni siglate dall’assessore provinciale ai Beni culturali, Giuseppe Colca, con i rappresentanti delle istituzioni religiose, Palazzo Comitini co-finanzierà il recupero di beni culturali poco conosciuti ma di grande pregio, come stabilito dagli esperti della Sovrintendenza regionale nella loro catalogazione ufficiale.
Alcuni di questi restauri si concluderanno entro il mese di settembre, gli altri saranno avviati entro l’autunno, una volta ottenuto il nulla osta della Sovrintendenza regionale, che dovrà fornire i necessari pareri tecnici; per tutti l’amministrazione provinciale ha già deliberato, assegnando di volta in volta una quota del budget complessivo prevista tra il 30 e l’80%.
“La Provincia – commenta il presidente, Francesco Musotto – ha risposto all’appello delle comunità del territorio ed è riuscita a venire incontro alle loro richieste ottimizzando al meglio le risorse economiche disponibili. Abbiamo sperimentato dunque un sistema per certi versi innovativo, ispirato ai principi della economicità e della rapidità dell’azione amministrativa, che potrà rivelarsi utile anche in futuro”.
Il totale dei contributi della Provincia ammonta a 155mila euro.
“Nel nostro territorio – spiega Colca – ci sono decine e decine di siti, opere d’arte, monumenti che meritano di essere ammirati, ma che spesso vengono oscurati dai circuiti turistici più convenzionali. La nostra intenzione, quindi, era quella di rilanciarli con le somme a disposizione dell’Ente. I parametri seguiti per selezionare gli interventi sono stati essenzialmente due: quello dell’urgenza effettiva del restauro e quello del valore che l’opera riveste nel contesto della memoria storica e culturale della comunità”.
La parte amministrativa è stata assegnata alla Direzione provinciale dei Beni Culturali; responsabile del settore, Maurizio Rotolo; coordinatrice del gruppo di lavoro, Natalina Barbaccia.
A Palermo, ai primi di settembre, verrà mostrato per la prima volta al pubblico il “ritrovato” Cristo Redentore in legno policromo, custodito nella chiesa Sant’Orsola, in via Maqueda. Opera di Filippo Quattrocchi, risalente alla seconda metà del ‘700, la scultura è stata restaurata con un laborioso intervento avviato nel giugno 2006 e costato complessivamente 12.900 euro, di cui 10000 stanziati dalla Provincia.
In provincia, a Borgetto, sta per terminare il restauro (iniziato a maggio) di due tele conservate nella chiesa madre S.Maria Maddalena: la prima – “Madonna in gloria con bambino fra santi benedettini” – realizzata da un allievo della scuola di Piero Novelli, maestro del Barocco siciliano, risale alla ‘600; la seconda “San Pietro”, di autore ignoto, è della seconda metà del ‘700. La Provincia contribuirà con 12mila euro sul totale di 16mila.
Conclusione imminente anche per il restauro della statua in legno policromo della chiesa S.Nicolò di Bari, a Chiusa Sclafani, che raffigura l’Immacolata Concezione; l’autore è lo scultore Gaspare Castelli; l’opera è datata 1786; 9mila euro di contributi della Provincia, pari al 50% dell’ammontare complessivo del progetto. I lavori sono iniziati ad agosto e termineranno a settembre.
Non si conosce il nome dell’artista, ma è certa la sua origine siciliana, per il gruppo in legno policromo e dorato che rappresenta la Sacra Famiglia, nella chiesa madre di Mezzojuso. Datata XIX secolo, l’opera sarà restaurata con una spesa di 14mila euro, di cui 10mila erogati da Palazzo Comitini. I lavori, avviati a marzo, si concluderanno nel giro di un paio di settimane. Nuovo “smalto” anche per l’imponente statua dell’Ecce homo, nella chiesa del Carmine di Polizzi Generosa; risalente alla seconda metà del ‘600, scolpita dal palermitano Francesco Gallusca, l’opera sarà completata a settembre; gli interventi, avviati a fine marzo e costati 16.500 euro, sono stati finanziati dalla Provincia per la metà.
Sono ancora in fase di progettazione, e verranno avviati subito dopo le autorizzazione della Sovrintendenza regionale, gli interventi di restauro della seicentesca statua in legno di S.Lucia, nella chiesa ‘collegiata’ del santuario SS. Crocifisso, a Monreale: la Provincia finanzierà metà dei lavori (con circa 6300 euro). Ma l’intervento più cospicuo è senz’altro quello per la sistemazione dell’aula del Consiglio comunale di Cinisi, all’interno dell’ex chiesa S.Caterina, attuale sede dell’amministrazione municipale, situata nel palazzo dei Benedettini, costruito nel 1617. Gli interventi costeranno 91.500; la Provincia contribuirà con 70.000 euro.
Stessi tempi previsti per il crocifisso in cartapesta del ‘700 conservato nella chiesa delle Anime Sante di Valledolmo; 5000 euro il contributo provinciale, su un totale di 9mila euro. Due le opere d’arte che verranno recuperate a Bisacquino: si tratta della ‘cantoria’ dell’organo della parrocchia S.Giovanni Battista, di fattura ottocentesca, e della statua in legno, sempre dell’800, che raffigura l’arcangelo Michele ed è custodita nella chiesa del Rosario. Per il primo intervento la Provincia investirà 7000 euro su 13.500 complessivi; per il secondo, 5000 circa su 13.200 euro. Nella chiesa Maria SS. Delle Grazie di Corleone tornerà all’antico splendore (l’opera è del ‘500, probabilmente eseguita da un allievo della scuola del Gagini) la scultura di S.Giovanni Battista della parrocchia Maria SS. Delle Grazie. Il 50% del budget totale (12.500 euro) sarà erogato da Palazzo Comitini. Cinquemila euro (sul totale di 13.500) verranno investiti per il restauro della tela del primo ‘800 di Gerlando Marsiglia, conservata nella chiesa Maria SS. Assunta di Giuliana e dedicata alla Beata Maria Vergine. E’ opera di Marco La Vecchia, e risale alla metà del ‘700, la statua di San Giorgio, nell’omonima parrocchia di San Mauro Castelverde; 3300 euro di co-finanziamento sul totale di 6000.
Grazie ad una serie di convenzioni siglate dall’assessore provinciale ai Beni culturali, Giuseppe Colca, con i rappresentanti delle istituzioni religiose, Palazzo Comitini co-finanzierà il recupero di beni culturali poco conosciuti ma di grande pregio, come stabilito dagli esperti della Sovrintendenza regionale nella loro catalogazione ufficiale.
Alcuni di questi restauri si concluderanno entro il mese di settembre, gli altri saranno avviati entro l’autunno, una volta ottenuto il nulla osta della Sovrintendenza regionale, che dovrà fornire i necessari pareri tecnici; per tutti l’amministrazione provinciale ha già deliberato, assegnando di volta in volta una quota del budget complessivo prevista tra il 30 e l’80%.
“La Provincia – commenta il presidente, Francesco Musotto – ha risposto all’appello delle comunità del territorio ed è riuscita a venire incontro alle loro richieste ottimizzando al meglio le risorse economiche disponibili. Abbiamo sperimentato dunque un sistema per certi versi innovativo, ispirato ai principi della economicità e della rapidità dell’azione amministrativa, che potrà rivelarsi utile anche in futuro”.
Il totale dei contributi della Provincia ammonta a 155mila euro.
“Nel nostro territorio – spiega Colca – ci sono decine e decine di siti, opere d’arte, monumenti che meritano di essere ammirati, ma che spesso vengono oscurati dai circuiti turistici più convenzionali. La nostra intenzione, quindi, era quella di rilanciarli con le somme a disposizione dell’Ente. I parametri seguiti per selezionare gli interventi sono stati essenzialmente due: quello dell’urgenza effettiva del restauro e quello del valore che l’opera riveste nel contesto della memoria storica e culturale della comunità”.
La parte amministrativa è stata assegnata alla Direzione provinciale dei Beni Culturali; responsabile del settore, Maurizio Rotolo; coordinatrice del gruppo di lavoro, Natalina Barbaccia.
A Palermo, ai primi di settembre, verrà mostrato per la prima volta al pubblico il “ritrovato” Cristo Redentore in legno policromo, custodito nella chiesa Sant’Orsola, in via Maqueda. Opera di Filippo Quattrocchi, risalente alla seconda metà del ‘700, la scultura è stata restaurata con un laborioso intervento avviato nel giugno 2006 e costato complessivamente 12.900 euro, di cui 10000 stanziati dalla Provincia.
In provincia, a Borgetto, sta per terminare il restauro (iniziato a maggio) di due tele conservate nella chiesa madre S.Maria Maddalena: la prima – “Madonna in gloria con bambino fra santi benedettini” – realizzata da un allievo della scuola di Piero Novelli, maestro del Barocco siciliano, risale alla ‘600; la seconda “San Pietro”, di autore ignoto, è della seconda metà del ‘700. La Provincia contribuirà con 12mila euro sul totale di 16mila.
Conclusione imminente anche per il restauro della statua in legno policromo della chiesa S.Nicolò di Bari, a Chiusa Sclafani, che raffigura l’Immacolata Concezione; l’autore è lo scultore Gaspare Castelli; l’opera è datata 1786; 9mila euro di contributi della Provincia, pari al 50% dell’ammontare complessivo del progetto. I lavori sono iniziati ad agosto e termineranno a settembre.
Non si conosce il nome dell’artista, ma è certa la sua origine siciliana, per il gruppo in legno policromo e dorato che rappresenta la Sacra Famiglia, nella chiesa madre di Mezzojuso. Datata XIX secolo, l’opera sarà restaurata con una spesa di 14mila euro, di cui 10mila erogati da Palazzo Comitini. I lavori, avviati a marzo, si concluderanno nel giro di un paio di settimane. Nuovo “smalto” anche per l’imponente statua dell’Ecce homo, nella chiesa del Carmine di Polizzi Generosa; risalente alla seconda metà del ‘600, scolpita dal palermitano Francesco Gallusca, l’opera sarà completata a settembre; gli interventi, avviati a fine marzo e costati 16.500 euro, sono stati finanziati dalla Provincia per la metà.
Sono ancora in fase di progettazione, e verranno avviati subito dopo le autorizzazione della Sovrintendenza regionale, gli interventi di restauro della seicentesca statua in legno di S.Lucia, nella chiesa ‘collegiata’ del santuario SS. Crocifisso, a Monreale: la Provincia finanzierà metà dei lavori (con circa 6300 euro). Ma l’intervento più cospicuo è senz’altro quello per la sistemazione dell’aula del Consiglio comunale di Cinisi, all’interno dell’ex chiesa S.Caterina, attuale sede dell’amministrazione municipale, situata nel palazzo dei Benedettini, costruito nel 1617. Gli interventi costeranno 91.500; la Provincia contribuirà con 70.000 euro.
Stessi tempi previsti per il crocifisso in cartapesta del ‘700 conservato nella chiesa delle Anime Sante di Valledolmo; 5000 euro il contributo provinciale, su un totale di 9mila euro. Due le opere d’arte che verranno recuperate a Bisacquino: si tratta della ‘cantoria’ dell’organo della parrocchia S.Giovanni Battista, di fattura ottocentesca, e della statua in legno, sempre dell’800, che raffigura l’arcangelo Michele ed è custodita nella chiesa del Rosario. Per il primo intervento la Provincia investirà 7000 euro su 13.500 complessivi; per il secondo, 5000 circa su 13.200 euro. Nella chiesa Maria SS. Delle Grazie di Corleone tornerà all’antico splendore (l’opera è del ‘500, probabilmente eseguita da un allievo della scuola del Gagini) la scultura di S.Giovanni Battista della parrocchia Maria SS. Delle Grazie. Il 50% del budget totale (12.500 euro) sarà erogato da Palazzo Comitini. Cinquemila euro (sul totale di 13.500) verranno investiti per il restauro della tela del primo ‘800 di Gerlando Marsiglia, conservata nella chiesa Maria SS. Assunta di Giuliana e dedicata alla Beata Maria Vergine. E’ opera di Marco La Vecchia, e risale alla metà del ‘700, la statua di San Giorgio, nell’omonima parrocchia di San Mauro Castelverde; 3300 euro di co-finanziamento sul totale di 6000.