Palermo, 6 luglio 2007 – Tappa a Palazzo Comitini per Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Associazione nazionale Circoli della Libertà. Brambilla, insieme al Presidente Francesco Musotto, ha incontrato nella sede della Provincia i rappresentanti del mondo imprenditoriale. Alla riunione hanno preso parte il presidente del consiglio provinciale, Maurizio Gambino, il presidente della Camera di Commercio Roberto Helg, il presidente del Consorzio Asi Alessandro Albanese, il presidente di Cofidi-Confartigianato Palermo Irene Sorrente, il componente della Giunta nazionale di Confindustria Barbara Cittadini e Maria Sole Vizzini in rappresentanza dell’emittente televisiva che in Sicilia veicola la “Tv delle libertà”.
“Questo incontro – ha sottolineato Musotto – è importante perché oggi più che mai la classe dirigente vuole esprimere, al di là degli schieramenti politici, la propria progettualità, le proprie capacità, la propria professionalità. In una terra che esprime aspirazioni di sviluppo, è giusto dare voce alla speranza e alla voglia di cambiamento e una struttura diversa dai partiti può essere occasione di stimolo per un rinnovamento vero. La gente è più avanti della politica e Michela oggi è testimone di questo desiderio di cambiamento dei cittadini”.
Michela Brambilla prima di iniziare la riunione con gli imprenditori ha visitato il Palazzo, soffermandosi soprattutto a Sala Martorana.
“Oggi paghiamo il limite – ha detto Brambilla rivolgendosi agli imprenditori – di un sistema in cui le associazioni di categoria sono escluse. Questo non avere voce e l’agire di questo Governo sono pregiudizievoli per le imprese che non possono andare avanti. Fare sindacato dunque coincide con il fare opposizione a questo Governo e i Circoli della Libertà sono un movimento trasversale che sposa tutte le componenti del centrodestra e in cui la componente imprenditoriale è molto forte. La politica oggi ha bisogno degli imprenditori come dei professionisti, degli studenti, dei cittadini tutti. Le battaglie dei Circoli della Libertà in Sicilia saranno sulla scia di quelle nazionali ma strettamente legate alle problematiche e alle prospettive di sviluppo di questa terra, abbandonata dall’attuale Governo. E dagli imprenditori ci aspettiamo collaborazione nell’indicare le priorità”.
I rappresentanti del mondo imprenditoriale hanno dunque evidenziato vari aspetti. “Le piccole e medie imprese – ha detto Cittadini – , parte fondamentale del nostro tessuto economico, evidenziano una grande vitalità, soprattutto nel settore terziario. Tutto ciò però si scontra con la cronica carenza di infrastrutture, ritardo ancora più grave in vista del 2010. Con la nascita dell’Area di libero scambio la Sicilia deve riappropriarsi di quel ruolo centrale che ha avuto nella storia. Per rispondere alle aspettative legate a questa data è necessario colmare il vuoto infrastrutturale e nel campo della formazione che oggi abbiamo”.
Sulla necessità di concertazione e di regole chiare si è soffermata Irene Sorrente. “Sicuramente oggi – ha detto il presidente di Cofidi-Confartigianato Palermo – gli imprenditori sentono la necessità di essere protagonisti nel territorio. La necessità di rinnovamento è u problema che riguarda tutta la classe politica. Da imprenditori chiediamo una concertazione a tutti i livelli: il rischio d’impresa e il confronto con il mercato sono responsabilità nostre ma chiediamo regole certe”.
Burocrazia opprimente per Alessandro Albanese che ha evidenziato come “Palermo sia l’unica grande città senza centri commerciali e questo perché le aziende si scontrano con troppa burocrazia. I Circoli possono in questo essere innanzitutto un pungolo affinché la politica si riappropri del suo ruolo e la burocrazia delle proprie responsabilità di eventuali ritardi. Da parte nostra è importante fare sistema per chiedere alla politica una maggiore apertura nei confronti degli imprenditori”.
Il presidente della Camera di Commercio infine ha annunciato che consegnerà a Brambilla due documenti. “Il primo – ha detto Helg – è uno studio realizzato lo scorso anno dalla Camera e dall’Istituto Tagliacarne, ossia l’osservatorio sull’economia della città che fotografa, al 30 giugno 2006, la situazione del territorio. L’altro è invece una relazione realizzata prima delle precedenti amministrative con la quale si individuano le priorità per lo sviluppo. Sono una base fondamentale su cui lavorare, partendo dal dato che l’economia oggi è in ginocchio e viviamo una situazione difficile. Le imprese oggi chiudono sempre più spesso a fronte di nuove che nascono solo per soddisfare esigenze occupazionali e si scontrano puntualmente su capacità imprenditoriali improvvisate. Ai Circoli diamo il benvenuto del mondo imprenditoriale. A Michela Brambilla, che conosco bene e apprezzo, i migliori auguri di buon lavoro e un monito: attenta alle persone di cui ti cui ti circonderai anche se la presenza al tuo fianco del Presidente Musotto è un ottimo biglietto da visita”.
“Questo incontro – ha sottolineato Musotto – è importante perché oggi più che mai la classe dirigente vuole esprimere, al di là degli schieramenti politici, la propria progettualità, le proprie capacità, la propria professionalità. In una terra che esprime aspirazioni di sviluppo, è giusto dare voce alla speranza e alla voglia di cambiamento e una struttura diversa dai partiti può essere occasione di stimolo per un rinnovamento vero. La gente è più avanti della politica e Michela oggi è testimone di questo desiderio di cambiamento dei cittadini”.
Michela Brambilla prima di iniziare la riunione con gli imprenditori ha visitato il Palazzo, soffermandosi soprattutto a Sala Martorana.
“Oggi paghiamo il limite – ha detto Brambilla rivolgendosi agli imprenditori – di un sistema in cui le associazioni di categoria sono escluse. Questo non avere voce e l’agire di questo Governo sono pregiudizievoli per le imprese che non possono andare avanti. Fare sindacato dunque coincide con il fare opposizione a questo Governo e i Circoli della Libertà sono un movimento trasversale che sposa tutte le componenti del centrodestra e in cui la componente imprenditoriale è molto forte. La politica oggi ha bisogno degli imprenditori come dei professionisti, degli studenti, dei cittadini tutti. Le battaglie dei Circoli della Libertà in Sicilia saranno sulla scia di quelle nazionali ma strettamente legate alle problematiche e alle prospettive di sviluppo di questa terra, abbandonata dall’attuale Governo. E dagli imprenditori ci aspettiamo collaborazione nell’indicare le priorità”.
I rappresentanti del mondo imprenditoriale hanno dunque evidenziato vari aspetti. “Le piccole e medie imprese – ha detto Cittadini – , parte fondamentale del nostro tessuto economico, evidenziano una grande vitalità, soprattutto nel settore terziario. Tutto ciò però si scontra con la cronica carenza di infrastrutture, ritardo ancora più grave in vista del 2010. Con la nascita dell’Area di libero scambio la Sicilia deve riappropriarsi di quel ruolo centrale che ha avuto nella storia. Per rispondere alle aspettative legate a questa data è necessario colmare il vuoto infrastrutturale e nel campo della formazione che oggi abbiamo”.
Sulla necessità di concertazione e di regole chiare si è soffermata Irene Sorrente. “Sicuramente oggi – ha detto il presidente di Cofidi-Confartigianato Palermo – gli imprenditori sentono la necessità di essere protagonisti nel territorio. La necessità di rinnovamento è u problema che riguarda tutta la classe politica. Da imprenditori chiediamo una concertazione a tutti i livelli: il rischio d’impresa e il confronto con il mercato sono responsabilità nostre ma chiediamo regole certe”.
Burocrazia opprimente per Alessandro Albanese che ha evidenziato come “Palermo sia l’unica grande città senza centri commerciali e questo perché le aziende si scontrano con troppa burocrazia. I Circoli possono in questo essere innanzitutto un pungolo affinché la politica si riappropri del suo ruolo e la burocrazia delle proprie responsabilità di eventuali ritardi. Da parte nostra è importante fare sistema per chiedere alla politica una maggiore apertura nei confronti degli imprenditori”.
Il presidente della Camera di Commercio infine ha annunciato che consegnerà a Brambilla due documenti. “Il primo – ha detto Helg – è uno studio realizzato lo scorso anno dalla Camera e dall’Istituto Tagliacarne, ossia l’osservatorio sull’economia della città che fotografa, al 30 giugno 2006, la situazione del territorio. L’altro è invece una relazione realizzata prima delle precedenti amministrative con la quale si individuano le priorità per lo sviluppo. Sono una base fondamentale su cui lavorare, partendo dal dato che l’economia oggi è in ginocchio e viviamo una situazione difficile. Le imprese oggi chiudono sempre più spesso a fronte di nuove che nascono solo per soddisfare esigenze occupazionali e si scontrano puntualmente su capacità imprenditoriali improvvisate. Ai Circoli diamo il benvenuto del mondo imprenditoriale. A Michela Brambilla, che conosco bene e apprezzo, i migliori auguri di buon lavoro e un monito: attenta alle persone di cui ti cui ti circonderai anche se la presenza al tuo fianco del Presidente Musotto è un ottimo biglietto da visita”.