ATO IDRICO E ANTITRUST, RIUNIONE DEI SINDACI: CONFERMATA LA VALIDITA’ DEL L’ AFFIDAMENTO

Palermo 7 maggio 2007 –   Conferma della validità dell’affidamento del servizio integrato e attesa per l’esito del ricorso, che sarà discusso il 17 maggio, presentato al Tar di Palermo da 11 sindaci contro l’aggiudicazione dell’appalto. L’assemblea  dei sindaci dell’Ato Palermo 1 che si è riunita al Centro direzionale della Provincia,  ha bocciato con 38 voti contrari, 8 favorevoli e 4 astenuti la proposta del sindaco di Caltavuturo Domenico Giannopolo di revocare l’affidamento del servizio deliberato il 26 gennaio scorso dalla stessa assemblea. L’esito della votazione, espresso  in millesimi,  ha messo in evidenza che, su una popolazione di 1 milione e 200 abitanti,  i 38 voti favorevoli alla prosecuzione dell’iter della gara  rappresentano circa 900 mila cittadini , gli 8 voti contrari all’affidamento circa 40 mila  e gli astenuti circa 80 mila.
 Gli 8 comuni favorevoli alla proposta di revoca erano Collesano, Partinico, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Sclafani Bagni, Villafrati, Caltavuturo, Campofelice di Roccella, i 4 astenuti Bagheria,Scillato,Termini Imerese e Trabia.
L’assemblea, presieduta dal Presidente Francesco Musotto, ha preso atto della segnalazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha individuato nell’aggiudicazione del servizio alcuni elementi distorsivi della concorrenza. L’assemblea  ha  condiviso la decisione dell’Autorità d’ambito di sospendere il procedimento, ma ha manifesto  forti perplessità sulle osservazioni dell’Autorità, che fra l’altro aveva espresso qualche giorno prima parere favorevole sulla procedura di gara.   Fra gli interventi in tal senso quelli del delegato del comune di Palermo Gaetano Lo Cicero, dei sindaci di Bolognetta Riccardo Incagnone, di Cinisi Salvatore Palazzolo, di Terrasini Antonio Randazzo, di Marineo Ciro Spataro. “Abbiamo impugnato al Tar del Lazio il provvedimento dell’Antistrust – ha detto Musotto – e lo abbiamo anche sottoposto all’attenzione della Procura della Repubblica. Il provvedimento fra l’altro è in contraddizione con uno precedente del 12 aprile, sempre dell’Antitrust, che invece attestava la regolarità dell’iter. Le nostre verifiche inoltre non hanno messo in evidenza alcuna anomalia nell’applicazione corretta delle norme vigenti e il pronunciamento di oggi dell’assemblea dei sindaci ci convince che il nostro percorso era valido. I sindaci hanno manifestato chiaramente la volontà che vi sia una svolta nella gestione del servizio idrico in provincia, per la quale i singoli comuni non possono provvedere da soli, e che i finanziamenti europei non vadano perduti.  Quindi dal punto di vista decisionale non arretriamo di un millimetro e andiamo avanti sulla nostra strada, perché se questo iter dovesse fermarsi sarebbe un disastro per l’intera gestione delle risorse idriche e per l’intera popolazione del territorio provinciale” .   L’assessore alle risorse idriche Raffaele Loddo ha infine esposto le motivazioni che hanno portato l’Autorità d’ambito ad opporsi alla segnalazione dell’Antitrust.