“MI PIACE LAVORARE”, IL FENOMENO DEL MOBBING ANALIZZATO IN UN CONVEGNO A PALERMO

Palermo, 31 marzo 2007 – Due giorni dedicati al mobbing, per conoscere un fenomeno sempre più in aumento e che, pur essendo riconosciuto dai contratti di lavoro, trova difficoltà ad emergere. E un appello per una disciplina più attenta e puntuale da parte del legislatore.
Si è concluso all’hotel “Ai Cavalieri” di Palermo, il convegno “Mi piace lavorare”, organizzato dall’assessorato provinciale ai Diritti Umani e da “For.Svi. – Associazione Formazione e Sviluppo”. Per due giorni, venerdì 30 e sabato 31, si sono confrontati esperti, sindacalisti, esponenti del mondo politico ed imprenditoriale.
“Iniziative come questa – sottolinea il Presidente della Provincia, Francesco Musotto – servono per comprendere i vari aspetti di questo fenomeno che, solo con un’attenta presa di coscienza, può essere combattuto. L’impegno di un ente pubblico come la Provincia al fianco dei lavoratori vittime del mobbing è un segnale importante per invertire la rotta, per iniziare a denunciare sapendo di trovare sostegno. In questa direzione è importante anche la collaborazione con i sindacati, in un dialogo aperto che consenta di sostenere i diritti dei lavoratori”.
Nel corso del convegno sono stati affrontati gli aspetti psicologici, sanitari, legali e sindacali del problema che, secondo una stima, coinvolgerebbe circa un milione e mezzo di lavoratori in Italia.
“Come assessorato ai Diritti Umani – ha detto l’assessore Giuseppe Colca, aprendo i lavori – abbiamo ritenuto utile sostenere questa iniziativa perché un fenomeno come il mobbing è innanzitutto una violazione della dignità dell’uomo oltre che del diritto di ciascuno al lavoro sancito dalla Costituzione. Conoscere il problema è il primo passo per affrontarlo, a tutela dei lavoratori e di una società civile e democratica”.
Poche ancora le denunce, come ha confermato Gianfranco Pignataro, magistrato della Sezione Lavoro del Tribunale di Palermo. Ma dal dibattito, al quale hanno partecipato anche il consigliere provinciale Gigi Tomasino e la Consigliera di Parità della Provincia di Palermo Marcella Greco, è emerso anche che l’attuale disciplina legislativa ancora carente non permette di inquadrare correttamente il fenomeno, contribuendo alle mancate denunce.
“I segnali di attenzione – ha detto il Presidente del Consiglio provinciale, Maurizio Gambino, chiudendo oggi i lavori – sono incoraggianti ma non è ancora sufficiente. Il mobbing è un problema serio, da non sottovalutare, perché incide non solo sulla salute dei lavoratori ma anche sulla loro produttività e quindi, di riflesso, anche quella delle aziende. Un fenomeno di forte impatto sociale che può essere limitato solo con l’impegno di tutti”.