Palermo, 15 marzo 2007 – Sono iniziati i lavori di restauro nella chiesa San Nicola di Termini Imerese, finanziati dalla Provincia regionale di Palermo su proposta dell’assessorato ai Beni culturali guidato da Giuseppe Colca.
Gli interventi mirano alla riconfigurazione degli stucchi e dei decori e al ripristino delle pitture – in prevalenza tempere risalenti alla fine del ‘700 – che decorano le volte nelle absidi, nella cupola e nella navata centrale. Il recupero degli interni si concluderà a dicembre 2007 ed è stato finanziato dall’amministrazione di palazzo Comitini con un budget di 365mila euro. La ditta che si è aggiudicata l’appalto è la “Tecnorestauri” di Acireale.
“Si tratta di un intervento circoscritto ma di grande pregio, artistico e simbolico – commenta il presidente della Provincia, Francesco Musotto – San Nicola, infatti, è il prezioso scrigno di suggestive pitture, per molto tempo rimaste in balia del degrado e dell’usura del tempo. Ma, oltre all’aspetto tecnico ed estetico, la chiesa è sicuramente un luogo di culto molto frequentato dalla comunità locale. Non a caso per i termitani è da sempre ‘la maggiore chiesa’”.
I dipinti furono realizzati da Giuseppe Di Garbo da Castelbuono: sull’incrocio tra la navata centrale e il transetto si apre la volta stellare a otto spicchi, mentre le cappelle e il presbiterio sono sovrastati da pareti decorate a stucco e pitture policrome.
Impeccabili nello stile e suggestive nei soggetti che riproducono, le decorazioni sono comunque in stato di grave abbandono: le superfici trattate con pigmenti presentano aree polverizzate e ridotte a scaglie, ampie zone sono macchiate da depositi biancastri, originati dalla presenza di sali (le cosiddette efflorescenze); individuate anche esfoliazioni e microfratture molto estese. L’intervento di recupero riguarderà dunque le superfici dell’area presbiteriale, che comprende i bracci del transetto, l’abside centrale e le due laterali, con le rispettive volte, i portoni d’ingresso.
“L’amministrazione provinciale – ricorda l’assessore Colca – era già intervenuta sette anni fa per il recupero della facciata, con le statue cinquecentesche, del campanile e delle coperture esterne. Oggi, questa seconda tranche di lavori restituirà a San Nicola tutta l’armonia dei suoi affreschi. Dopo il restauro della chiesa delle Anime Sante di Bagheria, un altro importante segnale di sensibilità e attenzione, da parte della Provincia, verso il territorio”.
Prima di avviare i lavori di restauro veri e propri è stato necessario condurre una dettagliata campagna di indagini sul sito, dal punto di vista chimico, fisico, minerale, anche con l’utilizzo delle tecniche della termografia.
In particolare si è appurato in quali aree e in che misura l’umidità e le infiltrazioni d’acqua hanno danneggiato i dipinti, per determinare le zone a maggior rischio di distacco. Sono stati prelevati inoltre dei microcampioni di pigmento, che verranno sottoposti ad una serie di analisi in laboratorio. In base ai risultati le aree prese in esame diventeranno a loro volta dei piccoli cantieri.
“Dopo varie vicissitudini burocratiche – commenta il consigliere provinciale Giuseppe Badalì, promotore del primo emendamento che introduceva, nell’ambito dell’assestamento di Bilancio, la necessità di un intervento di restauro per la chiesa – il recupero degli interni di San Nicola diventa realtà. E’ un progetto che da anni sta a cuore a tutta la comunità termitana e che oggi, grazie alla Provincia, si concretizza”.
Tra gli interventi previsti il preconsolidamento delle parti distaccate, la pulitura e il consolidamento vero e proprio, la stuccatura delle piccole parti mancanti; verranno sigillate le lesioni, integrate altre parti con colori ad acquerello, restaurati gli stucchi. Si praticherà anche la doratura a foglia d’ora e le successive opere di protezione delle superfici trattate.
Nel gruppo di progettazione e coordinamento, Maurizio Rotolo, responsabile della direzione Sovrintendenza Beni culturali artistici e monumentali, Paolo Mattina, Luigi Guzzo, Felice Ajello, Antonio Isaya.