Palermo 5 marzo 2007 – Da area militare a centro naturalistico. La Provincia stringe i tempi per la riconversione della ex Caserma Nato di Isola delle Femmine dove sorgeranno un acquario marino e un osservatorio biologico permanente. Ma l’obiettivo è anche l’utilizzo di tutta l’area di quasi 500 mila metri quadrati, oggi in carico alla Marina Militare, dopo esse stata base dell’Alleanza Atlantica dal 1955 al 1999 sotto il controllo Usa. Il mese scorso a palazzo Comitini la firma del protocollo d’intesa fra i 9 partner attori del progetto, il 5 marzo si è tenuto il sopralluogo presso la struttura e l’area, che sorgono a pochi metri dalla riserva marina di Isola delle Femmine-Capo Gallo. L’iniziativa è servita per procedere nella strada relativa agli aspetti logistici e burocratici. Erano presenti insieme al Presidente della Provincia Francesco Musotto e all’assessore Raffaele Loddo, il sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello, i vertici di Marisicilia con il Capo di Stato Maggiore Ammiraglio Valter Maggiani e il Colonnello Sebastiano Amara (responsabile infrastrutture), Giada Platania di Confindustria Sicilia, Ugo Piazza coordinatore del progetto.
Nel corso dell’incontro sono stati discussi i passaggi che dovranno portare l’immobile, inutilizzato da quasi 8 anni e che la Marisicilia intende cedere, ad essere sdemanializzato, per diventare patrimonio disponibile e cedibile agli enti pubblici, Provincia,Comune di Isola delle Femmine e Regione, che è anch’essa fra i partner del progetto. L’attenzione è però rivolta non solo alla ex Caserma, ma anche a tutta l’area circostante che sovrasta la riserva marina di Isola delle Femmine-Capo Gallo e l’autostrada A-29, in un contesto ambientale di forte suggestione.
“Crediamo fortemente – sottolinea il Presidente Musotto – in questa iniziativa che potrebbe rappresentare un’occasione di grande sviluppo non solo per Isola, ma per tutto il comprensorio, grazie al possibile abbinamento con l’area marina protetta. Per far questo occorre però una forte sinergia fra tutti gli enti interessati. Un patrimonio ambientalistico così importante non può rimanere inutilizzato, ma va utilizzato per finalità scientifiche e ambientali e portato alla fruizione di tutti”.
“Contiamo entro l’anno – aggiunge l’assessore Loddo – di presentare l’intero studio di fattibilità. Abbiamo intanto registrato la grande disponibilità di Marisicilia, non solo a cedere il bene, ma anche a favorire tutto l’iter burocratico comprendente anche la cessione dell’intera area”.
Oltre a Provincia,Regione (assessorati territorio e ambiente e turismo),Comune di Isola e Confindustria, gli altri partner del progetto sono l’Università di Palermo, l’Arpa Sicilia, e le due società che si occuperanno di sviluppare l’analisi di gestione e i canali di finanziamento, l’associazione Tecla e la Unimed Servizi.
Nel corso dell’incontro sono stati discussi i passaggi che dovranno portare l’immobile, inutilizzato da quasi 8 anni e che la Marisicilia intende cedere, ad essere sdemanializzato, per diventare patrimonio disponibile e cedibile agli enti pubblici, Provincia,Comune di Isola delle Femmine e Regione, che è anch’essa fra i partner del progetto. L’attenzione è però rivolta non solo alla ex Caserma, ma anche a tutta l’area circostante che sovrasta la riserva marina di Isola delle Femmine-Capo Gallo e l’autostrada A-29, in un contesto ambientale di forte suggestione.
“Crediamo fortemente – sottolinea il Presidente Musotto – in questa iniziativa che potrebbe rappresentare un’occasione di grande sviluppo non solo per Isola, ma per tutto il comprensorio, grazie al possibile abbinamento con l’area marina protetta. Per far questo occorre però una forte sinergia fra tutti gli enti interessati. Un patrimonio ambientalistico così importante non può rimanere inutilizzato, ma va utilizzato per finalità scientifiche e ambientali e portato alla fruizione di tutti”.
“Contiamo entro l’anno – aggiunge l’assessore Loddo – di presentare l’intero studio di fattibilità. Abbiamo intanto registrato la grande disponibilità di Marisicilia, non solo a cedere il bene, ma anche a favorire tutto l’iter burocratico comprendente anche la cessione dell’intera area”.
Oltre a Provincia,Regione (assessorati territorio e ambiente e turismo),Comune di Isola e Confindustria, gli altri partner del progetto sono l’Università di Palermo, l’Arpa Sicilia, e le due società che si occuperanno di sviluppare l’analisi di gestione e i canali di finanziamento, l’associazione Tecla e la Unimed Servizi.