Immagini dalla città delle mille contraddizioni: dal 9 maggio allo Spazio Bquadro la mostra del fotografo ravennate Danilo Sartoni

Ha per titolo “Il sacro, il quotidiano, la città – sguardi su Palermo”, la personale dell’artista ravennate Danilo Sartoni, che sarà inaugurata il 9 maggio allo Spazio Bquadro di Biotos (via XII Gennaio 2, Palermo)  alle 19.  La mostra, aperta gratuitamente fino al 24 maggio (da martedì a sabato dalle 10 alle 12 e poi dalle 17 alle 19), è patrocinata dalla Provincia di Palermo. A organizzare l’evento è l’associazione Fuori Orario Production, che ha curato il catalogo con la prefazione di Marco Carapezza.
La mostra di Danilo Sartoni ha anche un fine umanitario: il 70 per cento del ricavato delle vendite sosterrà Emergency, che gestisce a Palermo il poliambulatorio dedicato ai migranti, con sede in via La Loggia, nei locali dell’ex ospedale psichiatrico.  

Così scriveva Sonia Benevelli in occasione dell’ultima mostra di Sartoni sul delta del Po: “Le fotografie di Danilo invitano l’osservatore a una esperienza estetica e percettiva globale. Apparentemente sono immagini chiare e gradevoli, che seducono l’osservatore per la loro raffinata ricerca estetica, la ponderazione dei rapporti compositivi e cromatici e, a volte, la suggestiva citazione di inserti materici”.
La mostra è frutto del lavoro realizzato dall’artista nella primavera scorsa, durante il suo soggiorno nel capoluogo siciliano, che lo ha talmente affascinato e incuriosito da spingerlo a elaborare un intero progetto artistico dedicato a Palermo. In un primo tempo attratto dai colori e dalle atmosfere dei mercati, alla fine del suo percorso creativo Sartoni si è soffermato sugli elementi di “sacralità profana” che impregnano il quotidiano e il vissuto di certi quartieri della città. L’esposizione raccoglie una trentina di fotografie di diverso formato, realizzate con tecniche differenti, lavorando al computer i file delle immagini sia in bianco e nero che con il colore e, in alcuni casi, assemblando più scatti dello stesso soggetto ripreso da angolazioni differenti e intervenendo alla fine attraverso l’elemento pittorico. Sartoni interviene sull’immagine a più riprese e a diversi livelli, ne seleziona un frammento per rielaborarlo, ingrandirlo, ripeterlo, cambiandone il peso o il colore, senza però cadere mai nello stucchevole o nell’artificio, anzi sviluppando un’armonia compositiva e un equilibrio tra tutti gli elementi visivi presenti.