Ustica, situata nel Tirreno meridionale a circa 32 miglia marine dalla costa palermitana, è unisola di origine vulcanica e costituisce la sommità di un vasto apparato vulcanico emerso più di 1.600.000 anni fa.
La valenza naturalistica della perla nera del mediterraneo è notevole, infatti, lisola, nei suoi quasi 9 Kmq, racchiude la Riserva Naturale Orientata Isola di Ustica di istituzione regionale, il S.I.C. ( Sito dImportanza Comunitaria) e lo Z.P.S. ( Zona di Protezione Speciale), di istituzione comunitaria, le cui perimetrazioni coincidono, così come identico è il codice Natura 2000, ITA 020010 Isola di Ustica.
Una parte considerevole della Riserva Naturale Orientata è sovrapposta al S.I.C.-Z.P.S.
Inoltre, nellarea di mare antistante lisola, insistono lArea Marina Protetta di istituzione nazionale ed il S.I.C. Fondali dellIsola di Ustica, dinteresse comunitario. LA.M.P., una delle prime riserve marine italiane, è stata istituita nel 1986 dal Ministero dellAmbiente, per tutelare e promuovere gli splendidi fondali dellisola.
La Riserva Naturale Orientata Isola di Ustica è stata istituita dalla Regione Siciliana con Decreto dellAssessorato Regionale Territorio Ambiente n. 822/44 del 20/11/1997 e contestualmente affidata in gestione alla Provincia Regionale di Palermo.
Estesa complessivamente 204,37 Ha, è suddivisa in zona A (riserva) di 120 Ha ed in zona B (preriserva) di 84,37 Ha.
Larea protetta è stata istituita per tutelare la presenza di Limonium bocconei (una specie endemica ad areale circoscritto ad Ustica, Favignana, Levanzo ed al Palermitano) e della Crithmo-Limonietea, nonché gli interessanti aspetti di macchia a Lentisco, Sparzio, Alaterno ed Euforbia, che tendono a riconquistare le pendici rimboschite .
La flora vascolare comprende circa 570 entità, costituite prevalentemente da piante di origine mediterranea, che ben sopportano le condizioni caldo aride, caratterizzanti la stagione estiva sullisola.
Altrettanto rilevanti naturalisticamente sono le valenze geologiche, paesaggistiche ed in particolare faunistiche dellarea protetta.
Questultima è determinata principalmente dalla presenza di avifauna sia stanziale sia migratoria, la quale nei due periodi di migrazione autunnale e primaverile, trova nellisola un luogo fondamentale di sosta e di rifocillamento. Dal 2000 è, quindi, attivo lOsservatorio Ornitologico della R.N.O. Isola di Ustica, operante in collaborazione con la Stazione dInanellamento Siciliana. Le specie di uccelli note per Ustica sono oltre 170, tra le quali diciotto specie di rapaci, importanti indicatori ecologici.
La fertilità dellisola ha attratto varie popolazioni sin dallantichità, le cui testimonianze principali sono visibili al villaggio dei Faraglioni e sulla Falconiera. Ancora oggi sono praticate attività agricole tradizionali, tra le quali la più importante è la coltivazione della prelibata lenticchia usticese e del cappero.
Il sito SIC/ZPS Isola di Ustica ITA 020010 è esteso per 294 ha, esso comprende quasi integralmente la zona A di riserva e la fascia costiera dellisola.
Il sito SIC/ZPS Isola di Ustica ITA 020010 è esteso per 294 ha, esso comprende quasi integralmente la zona A di riserva e la fascia costiera dellisola.
La Provincia Regionale di Palermo ha redatto, su incarico della Regione Siciliana, il Piano di gestione di tale sito, procedendo, in tale occasione, all’aggiornamento e verifica della carta degli Habitat e dei Formulari Natura 2000, così come evidenziato nella carta degli habitat (vedi carta habitat).
Il Piano di gestione è stato approvato e pubblicato nel sito della Regione Sicilia.
Nel sito, di rilevante interesse per lavifauna è larea, seppur limitata come estensione, dellhabitat prioritario codice 3170* (Stagni Temporanei Mediterranei), in quanto uniche zone umide dellisola, che ospitano, in particolare durante i due periodi migratori primaverile ed autunnale, le specie migratrici legate a tali ambienti. Nel gorgo salato, il più esteso di tale habitat, non è raro incontrare anche la Cicogna
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