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L’influenza del sedano nell’origine di Casteldaccia

Conoscete un Comune in provincia di Palermo denominato Casuzze? Risposta negativa, perché infatti non esiste. Eppure se la storia avesse preso un’altra direzione oggi avremmo anche Casuzze nel lotto degli 82 Comuni del Palermitano.

Nel 1737 il Marchese Lungarini riuscì ad acquistare un vasto territorio chiamato Castellazzo che di lì a poco divenne anche Comune. La comunità residente, composta prevalentemente da contadini, costruì le loro abitazioni lungo il perimetro della Torre Castello. E quelle abitazioni, abbastanza modeste, che costituirono l’originario centro urbano, furono chiamate Casuzze. Stiamo parlando del territorio che poi determinò la nascita di Casteldaccia.

L’origine del nome potrebbe essere stata influenzata dal nome primordiale del feudo acquistato da Lungarini, cioè Castellazzo. L’italianizzazione del termine ci condurrebbe a Castellaccio. Ma si propende anche per la sintesi di due parole: a Castello -carattere distintivo del luogo – si aggiunse accia che in siciliano significa sedano. Prodotto che cresceva in maniera copiosa nei campi oggi sostituiti dall’assetto urbanistico di Casteldaccia.