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Nel nome di Vicari c’è la soluzione di un rebus latino

A volte è una questione di sfumature, basta davvero poco per cambiare il senso delle cose. Vicari ne è l’esempio evidente, se si tenta di cercare le radici del nome di questo centro che dai primi dell’800 fa parte del territorio della provincia di Palermo.

La denominazione antica più conosciuta e derivata dal latino è quella di Vicaris che rimanda ad un significato legato alle tradizioni contadine. Vicaris, infatti, significa vaccaro. E non è difficile pensare che il riferimento sia proprio alle attività di pastorizia a cui erano dedite le comunità di etnia sicana che si insediarono in questo costone roccioso.

Ma alla lingua latina appartiene anche il termine Vicarius indicante invece chi in sostituzione dei regnanti – appunto, come vicario – esercitava il potere dell’amministrazione della giustizia. Da un lato il mestiere riferito alla cultura rurale, dall’altro la professione strettamente legata ai re e alla nobiltà. La maggior parte degli studiosi non ha dubbi: la contrapposizione, almeno in questo caso, vede vincente la parte popolare.